Posidonia, la pianta simbolo del Mediterraneo è tornata a fiorire

fondali marini

Un evento raro e significativo è stato documentato nei fondali dell’arcipelago pugliese: la Posidonia oceanica, pianta simbolo del Mediterraneo, è tornata a fiorire.

La notizia arriva in un momento cruciale per la conservazione marina. Le praterie di Posidonia, comprese quelle dell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti, sono da decenni sottoposte a una costante regressione. I fattori scatenanti sono molteplici: dall’ancoraggio delle imbarcazioni turistiche, che ogni estate danneggiano irreversibilmente i fondali, fino agli effetti del cambiamento climatico, con l’aumento della temperatura delle acque e l’intensificazione delle mareggiate.

La scoperta ha suscitato entusiasmo e un cauto ottimismo tra gli esperti. Per i biologi marini si tratta di un fatto di enorme rilevanza: la Posidonia oceanica è una pianta marina, non un’alga che svolge un ruolo essenziale per l’equilibrio dell’ecosistema. La sua fioritura è un fenomeno da non sottovalutare, che avviene soltanto in condizioni ambientali ottimali. “È un fenomeno a dir poco eccezionale”, spiegano dal gruppo di ricerca del Laboratorio Ma.Re., “che da moltissimi anni non si verificava”.

A segnalare la fioritura sono stati gli operatori – Adelmo Sorci e Michele Tancredi – del Laboratorio Ma.Re., durante un’attività di immersione legata a un corso di monitoraggio ambientale. La fioritura della Posidonia, infatti, è considerata un bio-indicatore naturale: la sua comparsa testimonia la buona salute del tratto di mare in cui si verifica. In questo caso, una porzione dell’Adriatico che, nonostante le pressioni ambientali, sembra ancora capace di rispondere positivamente alla tutela.

Le infiorescenze della Posidonia non sono appariscenti. Si tratta di piccole spighe, spesso celate tra le foglie, che però custodiscono un ruolo fondamentale: la riproduzione sessuata della pianta. Questo meccanismo permette una maggiore diversità genetica delle praterie sottomarine, rafforzandone la resilienza nei confronti dei cambiamenti climatici.

La Posidonia, oltre ad essere rifugio e nursery per centinaia di specie marine, agisce come una vera e propria infrastruttura naturale. Stabilizza i fondali, rallenta l’erosione costiera, migliora la qualità dell’acqua e, soprattutto, contribuisce all’assorbimento della CO₂ atmosferica, con una capacità paragonabile – e in certi casi superiore – a quella delle foreste terrestri.

Proprio per il suo ruolo ecosistemico, la Posidonia è considerata “habitat prioritario” dalla Direttiva Habitat dell’Unione Europea. Ma la protezione normativa, seppur fondamentale, non basta. Occorrono investimenti concreti in educazione ambientale, monitoraggio scientifico e pratiche turistiche sostenibili. “Rendiamo tutti omaggio a questo meraviglioso e indispensabile elemento della natura” ha dichiarato il Ministro per le Politiche del Mare, Nello Musumeci.

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