Dopo circa 7.000 anni trascorsi sul fondo del Mar Baltico, immersi nel buio e privi di ossigeno, delle antiche alghe preistoriche sono state riportate in vita. Questi organismi, sepolti nel fango che costituisce il fondale marino, hanno riacquistato le loro funzioni vitali, come la capacità di crescere e di svolgere la fotosintesi.
Le alghe in questione appartengono alla specie Skeletonema marinoi, una delle forme di vita più antiche che siano state risvegliate con successo. Il risultato di questa straordinaria ricerca, pubblicato sulla rivista The Isme Journal della Società Internazionale per l’Ecologia Microbica, è frutto del lavoro di un team di studiosi guidati dall’Istituto Leibniz per la ricerca nel Mar Baltico – Warnemünde.
Questo studio ha l’obiettivo di comprendere meglio il passato del Mar Baltico e di prevedere come questo ambiente marino potrebbe adattarsi ai cambiamenti climatici futuri. Molti organismi, dai batteri ai mammiferi, possono entrare in uno stato di “dormienza” per resistere a condizioni ambientali sfavorevoli.
Anche Skeletonema marinoi, una microalga molto diffusa nel Mar Baltico, è in grado di sopravvivere in questo stato. Questa alga, che svolge un ruolo cruciale per la vita sulla Terra, è infatti responsabile per la produzione di circa il 25% dell’ossigeno che immettiamo nell’atmosfera.
“Tali depositi sono come capsule del tempo – dice Sarah Bolius, che ha guidato lo studio – contenenti informazioni preziose sugli ecosistemi del passato e sulle comunità biologiche che li abitavano, così come sullo sviluppo delle loro popolazioni e sui cambiamenti genetici”.
Nel corso di una spedizione nel 2021, i ricercatori hanno prelevato campioni di sedimenti provenienti da una profondità di 240 metri. Da nove di questi campioni sono riusciti a riattivare le alghe, la più antica delle quali ha circa 7.000 anni. “Il fatto che siamo stati effettivamente in grado di riattivare con successo queste vecchie alghe dal loro stato dormiente – commenta Bolius – è un passo importante nell’ulteriore sviluppo della ‘Ecologia della resurrezione’. Ciò significa che ora, in laboratorio, è possibile fare salti indietro nel tempo in varie fasi della storia del Mar Baltico”.