“Il futuro lo costruiamo insieme, adesso” è lo slogan del corteo “Fridays for Future”, partito da Piazza Vittorio Emanuele, nel cuore di Roma, organizzato in occasione dello sciopero globale per il clima. La marcia ha percorso le strade della capitale fino a Largo Corrado Ricci, a Fori Imperiali, in un’atmosfera carica di energia e rivendicazioni ambientali.
A guidare la manifestazione, un lungo striscione con la scritta “Ci volete seppellire ma siamo semi”, seguito da un grande camion e da un gonfiabile raffigurante il pianeta Terra, che i manifestanti facevano rotolare lungo il percorso. Intorno, una distesa di bandiere verdi con il gioco di parole “Piantatela”.
Non mancavano cartelli con messaggi diretti e provocatori, come “Non c’è transizione senza rivoluzione” e “Ue e Meloni nemici dell’ambiente”, che riflettevano il malcontento verso le politiche climatiche attuali. Presenti anche numerose organizzazioni, tra cui Marevivo e diversi collettivi studenteschi e universitari, come Osa e Cambiare Rotta.
Secondo Marzio Chirico – rappresentante di Fridays for Future Italia, la mobilitazione nasce dalla percezione che la crisi ambientale sia stata messa in secondo piano: “La questione climatica è passata in secondo piano e a maggior ragione per questo manifestiamo, per far ricordare che c’è anche la questione climatica, ambientale che è connessa a quella delle guerre perché le guerre inquinano, devastano territori”.
Il corteo ha fatto tappa vicino al Campidoglio, dove i manifestanti hanno espresso l’intenzione di chiedere un confronto diretto con l’amministrazione comunale: “Siamo qui vicino al Campidoglio perché vogliamo che il comune non ci ignori. Dopo la manifestazione proveremo a parlare con loro, non vogliamo che aree verdi della nostra città vengano cementificate”, hanno dichiarato.

Anche Sara – attivista di Fridays for Future, ha ribadito la necessità di un cambiamento a più livelli: “Chiediamo un impegno maggiore nella tutela dei territori, sia a livello nazionale che a livello cittadino”.
Lungo via Cavour, all’altezza della scalinata dei Borgia, uno striscione ha lanciato una frecciatina al Sindaco Gualtieri: “Gualtieri sradica boschi mentre pianta palchi per il rearm”, evidenziando il contrasto tra gli eventi promossi e le scelte urbanistiche contestate. Ad aggiungersi alla manifestazione anche un uomo vestito da dinosauro gonfiabile “Il futuro è rinnovabile” e “Eni basta bugie”, le scritte su due bandiere gialle di Greenpeace esposte dal manifestante insieme a un altro uomo.