Molte delle nostre abitudini quotidiane, anche quelle più insignificanti, hanno un impatto sul Pianeta e sul cambiamento climatico. Per esempio le nostre abitudini alimentari sono responsabili della perita del 70% della biodiversità, dell’80% della perdita di foreste nel mondo, di 1/3 delle emissioni di gas serra e del 70% del consumo di acqua dolce nel mondo.
L’umanità immette ogni anno nell’atmosfera circa 36 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (CO₂) responsabili di circa 1,1°C di riscaldamento globale rispetto al periodo 1850-1900. Anche se 1,1°C possono sembrare pochi, le conseguenze sul Pianeta sono invece evidenti e pericolose per esempio gli eventi meteo estremi, l’innalzamento del livello del mare, la diminuzione del ghiaccio marino in Artico. Una delle soluzioni per cercare di limitare il riscaldamento globale è quella di pensare alla conservazione delle foreste. Quest’ultime catturano enormi quantità di carbonio infatti assorbono ogni anno un terzo delle emissioni antropiche di CO2 da combustibili fossili, evitandone l’accumulo nell’ atmosfera.
Anche distruggere altri ecosistemi come praterie, savane e torbiere vuol dire perdere biodiversità e ostacolare la lotta al cambiamento climatico. Praterie e savane, infatti, immagazzinano fino al 30% del carbonio totale terrestre, mentre la distruzione delle torbiere è responsabile del 5% delle emissioni di gas serra, il doppio di quelle del traffico aereo globale.
Oggi a livello medio mondiale consumiamo l’equivalente di quasi 2 Pianeti. Se tutti gli abitanti della Terra consumassero risorse come noi italiani, i Pianeti di cui avremmo bisogno sarebbero 2,76!
Se andndiamo avanti a questi ritmi nel 2050 l’umanità potrebbe consumare 3 volte la capacità ecologica del Pianeta, pari a 3 Terre: questo è evidentemente assurdo e fisicamente impossibile.
Ogni giorno possiamo compiere delle Piccole Azioni in Grandi Impatti, Per esempio in casa d’inverno dovremmo avere sui 19-20°C di giorno, 17–18°C di notte. D’estate invece, il condizionatore a 20°C fa invece schizzare i consumi e rischio anche malattie respiratorie, 26°C vanno bene.
Il consumo di energia elettrica dovuto all’utilizzo degli elettrodomestici incide tra il 50 e l’80% sul costo della bolletta della luce. Scegliamo elettrodomestici efficienti e usiamoli correttamente per un risparmio energetico ed economico.
A livello nazionale è stato registrato un incremento del 20-30% dei consumi idrici di acqua potabile. In bagno ricordiamoci su chiudere il rubinetto mentre ci insaponiamo le mani. Lo stesso per denti e barba. In cucina è fondamentale lavare accuratamente frutta e verdura, ma come primo passaggio lasciamole a mollo in acqua tiepida per 10 minuti per poi sciacquarle sotto il getto d’acqua.
Il frigorifero è l’elettrodomestico più utilizzato che funziona 24 ore su 24 ed è il responsabile del 25% del consumo di energia domestica. Al momento dell’acquisto, optare per un modello di frigocongelatore in classe “B”. Cerchiamo poi di predisporre i cibi nel frigo din modo attento e ordinato così da far circolare l’aria, che permette prestazioni migliori. Occorre controllare le guarnizioni periodicamente e provvedere alla sostituzione quando rovinate per evitare sprechi di energia.
Il forno elettrico è fra gli elettrodomestici più “dispendiosi”. É cosiliabile evitare i modelli grandi perchè per scaldarli si utilizza fino al 150% di energia in più rispetto al modello da 60 cm. È inoltre sempre preferibile optare per un forno ventilato che permette di risparmiare energia e di cucinare più in fretta. Il grill andrebbe usato solo in caso di necessità, perché consuma il doppio di energia elettrica.
Tra gli elettrodomestici che consumano di più c’è la lavatrice. Si può risparmiare impostando le temperature più basse. Per esempio facendo il ciclo a 40°C anche perchè oramai tutti i detersivi si vantano di poter togliere lo sporco anche a temperature basse.
Anche il ferro da stiro può incidere pesantemente sulle bollette luce avendo potenze che variano dai 600 ai 3000 W, in base alla tipologia e al modello. Il consiglio per risparmiare è di usarlo il meno possibile stendendo i capi ad asciugare facendo in modo che il peso del tessuto bagnato stiri al posto nostro.
Anche l’asciugacapelli consuma una quantità di energia elevata fino a 2.400 Watt di potenza. Cerchiamo di tamponare il più possibile l’acqua in eccesso con un asciugamano così da rendere l’operazione di asciugatura con il phon più rapida.
In cucina meglio fornelli e forno elettrici ad alta efficienza, ottimi la pentola a pressione e l’uso dei coperchi, riduciamo i tempi e risparmiamo risorse. il consumo di acqua e dell’uso del suolo.
Per quanto riguarda la lavastoviglie meglio scegliere un modello da 12 coperti in classe “B”. Inoltre facciamola partire sempre a pieno carico, utilizzando il programma “eco”, nonostante sia più lungo. L’uso virtuoso della lavastoviglie prevede che le stoviglie vengano disposte correttamente all’interno dell’elettrodomestico, dopo averne asportato con un tovagliolo usato o con la spugna inumidita i residui di cibo.
Ovviamente una delle prime buone regole da seguire è differenziare i rifiuti. La raccolta differenziata trasforma i rifiuti in nuovi materiali e risparmia così materie prime vergini, energia, acqua e gas serra. Per differenziare correttamente la plastica una delle principali cose da fare è ridurre il volume degli imballaggi: per esempio è corretto appiattire le bottiglie orizzontalmente e non schiacciarle verticalmente (dal tappo verso il fondo), lasciando il tappo avvitato. Per quanto riguarda il vetro ricordiamo innanzitutto che solo bottiglie e vasetti vanno nella raccolta del vetro.
Le regole per una corretta raccolta differenziata di carta e cartone sono più semplici: si riciclano giornali, riviste, libri, quaderni, scatole di prodotti alimentari e imballaggi in cartone.
Tanti ancora i dubbi con cui ci si scontra al momento della raccolta differenziata dell’umido. Ci vanno avanzi di cibo anche crudi, bucce della frutta e scarti della verdura, alimenti scaduti o avariati, gusci d’uovo, fondi di caffè, noccioli e gusci della frutta secca. E ancora, bioplastiche compostabili (imballaggi, posate, piatti, cialde del caffè, ecc.), busta in carta del pane, cartone della pizza unto, bastoncini in legno del gelato, tovaglioli e fazzoletti di carta solo se bianchi, tappi di sughero. Invece non vanno nell’umido gli oli, i gusci dei frutti di mare, mozziconi di sigarette, le gomme da masticare che invece sono in plastica.