“Questo testo, in una prima fase, era stato approvato all’unanimità dalla Commissione Affari costituzionali, forse un po’ frettolosamente. Una volta arrivato in Commissione Giustizia per il parere, ci siamo accorti che rischiava di produrre nell’ambito del processo penale a causa dello sbilanciamento tra la pretesa statuale di erogare una pena e il diritto del cittadino a un processo giusto, con le dovute garanzie. Tuttavia, il regolamento del Senato ha impedito alla Commissione Giustizia di approfondire quegli aspetti attraverso delle audizioni. Grazie alla collaborazione leale tra Commissioni siamo riusciti a risolvere il problema, ma credo che quella norma del regolamento che prevede che le riforme costituzionali siano assegnate solo alla prima Commissione sia sbagliata ed è il caso di avviare una riflessione anche in vista dell’arrivo della riforma sulla separazione delle carriere. Quanto al merito del provvedimento, siamo tutti d’accordo che le vittime dei reati meritano tutela, ma questa tutela può non necessariamente avvenire all’interno del processo. A prescindere che venga individuato un responsabile, le vittime meritano una tutela dell’ordinamento”. Così il Senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin intervenendo in Aula durante le dichiarazioni di voto sul ddl costituzionale sulla tutela delle vittime di reato.
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