Renzi: “I dazi sono autogol, l’Europa risponda con meno burocrazia”

“I dazi sono un autogol per i consumatori, un disastro per i risparmiatori e un colpo al cuore del made in Italy”. Matteo Renzi attacca duramente la politica commerciale di Donald Trump e, allo stesso tempo, la gestione della crisi da parte del governo Meloni. In un’intervista al Sole 24 Ore, il leader di Italia Viva denuncia gli effetti devastanti delle nuove tariffe americane sulle imprese italiane, mettendo in discussione la linea adottata finora dall’esecutivo.

“Noi abbiamo fatto Industria 4.0, il Jobs Act, il taglio dell’Irap sul costo del lavoro e molte misure a favore delle imprese. I sovranisti, invece, applaudono chi colpisce il nostro export”, osserva l’ex premier.

Secondo Renzi, il fronte su cui ora si gioca la partita è quello europeo. “La risposta dell’UE deve essere duplice. Prima di tutto bisogna svegliarsi, come ha detto Mario Draghi. Va ridotta la burocrazia, vanno cancellati gli obblighi assurdi che ostacolano la competitività. Sono dazi che ci siamo imposti da soli”, sostiene.

Poi, però, serve una reazione anche nei confronti di Washington: “Chi dice di non voler aprire una guerra commerciale ignora la realtà. La guerra l’hanno già iniziata gli americani. L’Europa deve rispondere, con fermezza e visione”.

Non manca una stoccata alla Premier Giorgia Meloni, colpevole – secondo Renzi – di sottovalutare la gravità della situazione: “Dire che i dazi non sono una catastrofe significa non ascoltare più gli imprenditori italiani. Se vuole fare sul serio, Meloni dia finalmente il via libera al Mercosur. La sua squadra è imbarazzante e il suo immobilismo rischia di aggravare una crisi già pericolosa”.