Borse europee in forte calo

 

La guerra commerciale avviata da Trump con i primi dazi diretti a Canada, Messico e Cina e la minaccia di imporre tariffe anche ai beni europei incide negativamente sugli investitori provocando una generale contrarieta’ al rischio e una vera fuga da quei settori e aziende più esposte verso gli Usa.

Piazza Affari con tutte le Borse europee in forte calo nella prima seduta della settimana, trascinata giù dai timori di una guerra commerciale scatenata dai dazi imposti dal presidente Usa Donald Trump. Dopo i primi scambi il Ftse Mib lascia sul terreno l’1,53% a 35.912 punti.

A guidare le perdite è Stellantis, che dopo l’annuncio della riorganizzazione scivola a -6,47%. In profondo rosso anche Pirelli (-5,43%) e Stm (-3,92%). Gli unici titoli in territorio positivo sono Enel (+0,15%) e Generali (+0,13%).

In controtendenza con il resto del listino, il titolo di Generali registra un incremento dell’1,08% in Borsa, spinto dalla mossa di Unicredit, che ha acquisito una quota di circa il 4,1% della compagnia assicurativa. Si tratta, spiega l’istituto di Piazza Gae Aulenti, di un investimento di natura prettamente finanziaria e non strategica, ma che inevitabilmente secondo gli analisti avrà un peso rilevante nelle dinamiche future del controllo del Leone di Trieste. Questa operazione si inserisce in un contesto di mercato in fermento, dopo l’offerta di Mps su Mediobanca, accendendo i riflettori sul riassetto complessivo degli equilibri tra i principali player bancari del Paese.

Il Dax di Francoforte cede il 2,03%, il Ftse 100 di Londra l’1,29%, il Cac 40 di Parigi il -2,01% e lo Smi di Zurigo l’1,47%.

L’euro si è indebolito. Il tasso di cambio è sceso nella notte a 1,0141 dollari, il livello più basso dal novembre 2022, prima di recuperare leggermente a 1,0245 dollari lunedì mattina – ancora più di un centesimo sotto il valore di venerdì sera.