L’ex Chief Technology Officer di Open-Ai, Mira Murati, fa l’ennesimo glow-up e fonda una nuovissima start up nel campo dell’intelligenza artificiale. Si chiama Thinking Machines Lab ovvero “laboratorio delle macchine pensanti”, ha sede a San Francisco e ha già attirato parecchi ricercatori e ingegneri eccellenti, provenienti da aziende come OpenAI, Meta, Mistral e Character AI.
Già da ottobre 2024 si pensava che la scienziata Murati stesse puntando ad ottenere un finanziamento di 100 milioni di dollari per la sua startup. Nel dicembre 2024, la startup ha poi presentato i documenti in Delaware per costituire una società di beneficienza con il nome di “Thinking Machines Lab, Inc”. La startup, da gennaio 2025, ha iniziato ad effettuare le prime assunzioni, tra cui l’ex dirigente di OpenAI Jonathan Lachman.
A seguire Mira Murati in questa avventura ci sono alcuni grandi nomi che hanno lavorato in precedenza nei suoi 6 anni in Open-Ai, durante lo sviluppo e la costruzione di Chat-GPT, sono: John Schulman – uno dei co-fondatori di OpenAI, che qui ricopre il ruolo di Chief Scientist e Barret Zoph – ex ricercatore di spicco sempre di OpenAI, ora Chief Technology Officer di Thinking Machines Lab.
La ricercatrice aveva lasciato solo da qualche mese Open-AI, insoddisfatta dei cambiamenti che stava subendo l’ex azienda, ora pensa alla sua nuova start up con l’obiettivo di sviluppare sistemi di intelligenza artificiale più comprensibili e personalizzabili, promuovendo una maggiore partecipazione pubblica e migliorando l’efficacia nell’uso di queste tecnologie.
Affinché Thinking Machines Lab abbia una maggiore trasparenza e più collaborazione in questo settore, la start-up di Murati afferma di voler contribuire alla ricerca sull’allineamento dell’AI condividendo il codice, il dataset e le specifiche dei modelli.
Da Thinking Machines Lab, scrivono: “Il progresso scientifico è uno sforzo collettivo. Crediamo di poter far progredire in modo più efficace la comprensione dell’AI da parte dell’umanità collaborando con una comunità più ampia di ricercatori e costruttori”.