Al settimo test il razzo Super Heavy della Starship, nave di SpaceX progettata per i futuri viaggi verso la Luna e Marte, è fallito. La capsula è esplosa nella notte pochi minuti dopo il lancio e il razzo è poi rientrato alla rampa di lancio Starbase, base di lancio dell’azienda di Elon Musk a Boca Chica in Texas, circa sette minuti dopo il decollo.
Questo test avrebbe dovuto rappresentare un importante passo verso il ritorno degli astronauti sulla Luna nel programma Artemis della NASA. Ad annunciarlo direttamente il sito di SpaceX: “per i primi due minuti e mezzo, al primo stadio, Super Heavy ha funzionato bene ma al secondo stadio la navicella ha subito un incendio che ha portato all’esplosione”.
SpaceX ha confermato che i detriti sono caduti nella zona di sicurezza ma non è chiara la causa dell’incidente. Elon Musk ha spiegato che: “la causa dell’incidente sarebbe stata una perdita di ossigeno-combustibile nella cavità sopra il firewall del motore, creando una pressione eccessiva che ha compromesso il sistema di sfiato”.
La navicella era simile al modello finale che verrà utilizzato per le missioni lunari. Il test prevedeva anche il rilascio di satelliti Starlink, ma questo è stato impedito dall’incidente.
Dan Huot, responsabile delle comunicazioni di SpaceX ha affermato: “Abbiamo perso tutte le comunicazioni con la nave, il che ci dice essenzialmente che avevamo un’anomalia con lo stadio superiore”.
L’esplosione è un grande colpo per SpaceX che dovrà ritardare il programma Artemis. La NASA ha programmato comunque il primo sbarco umano sulla Luna con la Starship per il 2027, seguito da un allunaggio senza equipaggio ma ora potrebbero dover posticipare questi eventi. Inoltre, l’esplosione ha anche causato problemi al traffico aereo. Infatti la Federal Aviation Administration (FAA) ha dovuto dirottare e ritardare molti voli commerciali per evitare collisioni con i detriti. Musk ha poi scritto ironicamente sul suo profilo X: “Il successo è incerto, ma l’intrattenimento è garantito“.