In un mondo sempre più digitalizzato e connesso, la cybersicurezza è diventata di fondamentale importanza. Per questo è nata la Strategia Nazionale di Cybersicurezza volta a pianificare, coordinare e attuare misure tese a rendere il Paese più sicuro e resiliente.
La Strategia Nazionale di Cybersicurezza non è solo un documento: è un piano concreto che prevede il raggiungimento di 82 misure entro il 2026, pensate per proteggere le infrastrutture critiche, i dati sensibili e garantire un ambiente digitale sicuro per tutti.Ma cosa comportano queste misure?
Le sfide da affrontare sono:
– Transizione digitale resiliente per la Pubblica Amministrazione e il tessuto produttivo. La cybersicurezza dei servizi digitali è fondamentale per incentivarne la fruibilità da parte dei cittadini, che devono essere sicuri della protezione dei loro dati.
– Anticipare le minacce cyber attraverso un approccio proattivo e preventivo.
– Contrastare la disinformazione online e garantire la sicurezza delle consultazioni elettorali e dei momenti di crisi.Per garantire l’esercizio delle libertà fondamentali, ad esempio, durante consultazioni elettorali oppure in situazioni di crisi internazionale.
– Gestire le crisi cibernetiche con un coordinamento pubblico-privato rapido ed efficace.È necessario un coordinamento tra tutti i soggetti pubblici e privati interessati, per dare una risposta pronta in caso di eventi cyber sistemici.
– Garantire l’autonomia strategica del Paese nel settore digitale.Per avere un controllo diretto sui dati conservati, elaborati e trasmessi attraverso le moderne tecnologie.
L’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale si occuperà di controllare che i seguenti obiettivi vengano raggiunti:
– Protezione degli asset strategici nazionali, con un focus sulla gestione del rischio.
– Risposta rapida a minacce e incidenti attraverso sistemi di monitoraggio e analisi.
– Sviluppo sicuro delle tecnologie digitali, favorendo innovazione e ricerca.
(Fonte ACN)