IED Factory 2025: AI e Plurals, la generazione aperta

Intelligenza Artificiale

Attraverso workshop multidisciplinari, 200 giovani creativi e 9 artisti esploreranno il rapporto tra Intelligenza Artificiale e Generazione Z

Venerdì 28 febbraio alle 18:30, presso l’Istituto Europeo di Design di Roma, una serata aperta al pubblico presenta i risultati dell’iniziativa

Roma, 17 febbraio 2025 – L’AI come strumento di espressione artistica, di apprendimento e di sperimentazione per i nativi digitali. Questo il tema della17esima edizione di IED Factory, evento annuale a cura dell’Istituto Europeo di Design di Roma, che permette a studentesse e studenti un’esperienza progettuale trasversale con professionisti e artisti di fama internazionale. Quest’anno, l’evento si interroga sul legame tra AI e Generazione Z, la prima generazione a crescere in simbiosi con l’intelligenza artificiale. Un’opportunità per esplorare il ruolo della tecnologia nel processo creativo, le sue implicazioni etiche e le possibilità che offre ai giovani artisti e designer.

Per una settimana, nove artisti guideranno circa 200 studentesse e studenti in un’esperienza laboratoriale intensiva, con l’obiettivo di indagare le nuove frontiere della creatività assistita dall’intelligenza artificiale. Un’esplorazione che attraverserà discipline diverse, dalla musica alla videoarte, dalla performance alla sperimentazione multimediale. Tra i temi esplorati dai laboratori: la reinterpretazione dei rituali sacri, la la creazione di un progetto musicale AI-driven, la decostruzione degli stereotipi sulla Generazione Z e la solitudine nell’era digitale.

Venerdì 28 febbraio, alle 18:30, i risultati dei workshop saranno presentati al pubblico nella sede romana di IED, alla presenza di artisti e studenti. A guidare il processo creativo saranno, quest’anno: Benedetto Battipede, visual artist, Federico Coderoni, compositore, produttore musicale e sound artist, Silvia De Gennaro, artista visiva e video artist, Viviana Gravano e Marco Loi, curatori e ricercatori nel campo dell’arte contemporanea, Benedikt Hartl, architetto e artista multimediale, Ginevra Napoleoni, performer e video designer, Canio Salandra, art director e specialista in AI generativa, Valerio Ciminelli, direttore creativo di Field A1.

Per la Generazione Z, l’AI non è un semplice strumento passivo, né un sostituto del medium artistico, ma piuttosto un’estensione del loro immaginario”,commenta Luca Longobardi, docente IED e curatore artistico della manifestazione. “Questa generazione non si limita a usare la tecnologia, ma la piega alle proprie visioni, sfruttandone le potenzialità per esplorare nuove possibilità espressive.Tuttavia, questa esplorazione pionieristica necessita di una guida attenta, capace di mettere in luce il valore della simbiosi tra creatività umana e intelligenza artificiale, piuttosto che alimentare la paura di una sostituzione”.

L’AI è oggi un’estensione dell’immaginario creativo, ma quali sono i suoi limiti e le sue opportunità? Come può arricchire l’arte senza snaturarla? IED Factory 2025 vuole superare la semplice contrapposizione tra uomo e tecnologia, proponendosi come un laboratorio di riflessione collettiva sul ruolo dell’AI nella società. L’obiettivo è intenderla come un catalizzatore per nuove forme di apprendimento e interazione, dando alla Generazione Z l’opportunità di guidare il dibattito, definendone limiti e possibilità

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