Ucraina-Russia, nuove tensioni: Mosca colpisce Dnipro

Presidente Putin

La guerra tra Russia e Ucraina continua a intensificarsi, con una nuova ondata di attacchi che ha colpito diverse città ucraine, tra cui Dnipro, dove nella notte è stato distrutto un deposito di carburante, e Kharkiv, bersaglio di un massiccio bombardamento.

L’attacco più grave è avvenuto a Dnipro, dove missili russi hanno centrato un grande deposito di carburante, causando un vasto incendio e danni estesi. Le autorità locali riferiscono che non ci sono vittime, ma l’esplosione ha coinvolto anche edifici vicini e costretto numerosi residenti a evacuare le proprie abitazioni.

Il Portavoce dell’Aeronautica militare ucraina, Yuriy Ignat, ha dichiarato che “l’obiettivo era chiaramente strategico” e che Mosca “sta puntando alle riserve logistiche per minare la capacità di resistenza del fronte orientale”.

Intensi bombardamenti si sono registrati anche su Kharkiv, città duramente colpita nelle ultime settimane. Le forze russe hanno lanciato diversi missili S-300, danneggiando infrastrutture civili e provocando almeno tre feriti, secondo quanto comunicato dal Sindaco Ihor Terekhov.

Le autorità ucraine parlano di una nuova escalation russa mirata a colpire soprattutto i centri logistici, energetici e i trasporti.

In risposta, l’esercito ucraino ha condotto attacchi con droni sul territorio russo, in particolare nella regione di Belgorod, al confine nordorientale. Secondo fonti locali, un drone ha colpito un magazzino causando un’esplosione, ma non ci sarebbero vittime.

Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito gli ultimi attacchi “un’ulteriore dimostrazione dell’aggressività russa” e ha ribadito la necessità di un maggiore sostegno da parte degli alleati occidentali. “Senza aiuti continui, difendere il Paese sarà sempre più difficile”, ha dichiarato in un video diffuso sui social.

Intanto, dagli Stati Uniti arriva l’annuncio di nuovi aiuti militari. Il Pentagono ha confermato l’invio di un nuovo pacchetto da 1,2 miliardi di dollari, che includerà munizioni d’artiglieria, sistemi di difesa aerea e veicoli blindati.

L’ONU lancia l’allarme per la situazione umanitaria nelle aree di Donetsk e Zaporizhzhia, dove milioni di civili vivono senza acqua corrente e sotto la minaccia costante dei raid. “Le condizioni stanno peggiorando rapidamente”, ha dichiarato Martin Griffiths, Coordinatore per gli aiuti di emergenza.