Donald Trump, come al solito ci ripensa e dichiara che sta pensando di sospendere i dazi sulle auto e dichiara – “Sto valutando qualcosa per aiutare alcune aziende automobilistiche che si stanno riconvertendo per le parti prodotte in Canada, Messico e altri luoghi e hanno bisogno di un po’ più di tempo”.
“Le produrranno qui, ma hanno bisogno di un po’ più di tempo”, ha aggiunto. In realtà non esistono ad oggi auto interamente prodotte negli Stati Uniti. Alcune sono assemblate nel paese con parti provenienti da Canada e Messico.
Comunque dopo l’annuncio, Wall Street ha chiuso in rialzo: il Dow Jones ha chiuso in progressione dello 0,78% a 40.524,794 punti. L’S&P 500 ha chiuso in crescita dello 0,84% a 5.408,32 punti e il Nasdaq in rialzo dello 0,64% a 16.831,48 punti.
Intanto, il Segretario al Commercio Howard Lutnick durante un’intervista con Jonathan Karl di ABC News, ha detto che “ nonostante una temporanea esclusione, gli smartphone, i laptop e altri prodotti hi-tech potrebbero presto finire sotto il peso dei nuovi dazi voluti da Trump”. Lutnick ha spiegato che i beni attualmente esenti verranno probabilmente inclusi in un nuovo pacchetto di tariffe destinato a colpire l’industria dei semiconduttori “tra un mese o due”. Un cambio di rotta che arriva dopo la pubblicazione di un documento che escludeva temporaneamente dispositivi come smartphone e computer portatili dal sovrapprezzo del 125% imposto la scorsa settimana sui prodotti di origine cinese.
“Non si tratta di un’esenzione permanente” – ha precisato Lutnick, anticipando che – “le tariffe verranno estese anche a questi beni sotto forma di un’imposizione a focus speciale, simile a quella già adottata per il settore automobilistico”.
Lutnick ha inoltre sottolineato che l’obiettivo dell’amministrazione è “spingere le aziende a riportare la produzione sul suolo statunitense”.
Nella giornata di domenica, lo stesso Trump ha smentito che sia stata concessa un’esenzione tariffaria vera e propria, dichiarando che – “il Governo sta analizzando l’intera filiera elettronica nel contesto delle nuove indagini tariffarie per la sicurezza nazionale”.
Parlando ai giornalisti sull’Air Force One, ha confermato che – “l’annuncio ufficiale del nuovo dazio sui semiconduttori è previsto “entro la prossima settimana“, aggiungendo che ci sarà “una certa flessibilità per alcuni prodotti” – senza però specificare quali.
In un clima già teso tra Stati Uniti e Cina, questa nuova minaccia avrà sicuramente effetti ancora una volta sul mercato globale dell’elettronica. La Casa Bianca parla di rilocalizzazione della produzione, con un atteggiamento autarchico che farà sì che aziende e consumatori americani si preparino a fare i conti con un aumento sconsiderato dei prezzi e catene di fornitura industriale da inventare.