L’insediamento di Donald Trump come 47° Presidente degli Stati Uniti ha suscitato reazioni contrastanti tra i politici italiani, con alcuni che ne evidenziano il potenziale di rafforzare le relazioni bilaterali, mentre altri sollevano preoccupazioni sulla direzione della sua politica internazionale.
Giorgia Meloni, unica leader dell’Unione Europea a partecipare ufficialmente all’Inauguration Day, ha sottolineato l’importanza di una forte relazione con gli Stati Uniti. “È estremamente importante per una nazione come l’Italia, che ha rapporti estremamente solidi con gli Stati Uniti, dare una testimonianza della volontà di continuare e, semmai, rafforzare quella relazione in un tempo in cui le sfide sono globali e interconnesse”, ha dichiarato la Premier. Meloni ha ribadito l’impegno dell’Italia a collaborare con Washington su temi di rilevanza mondiale.
Dal canto suo, Matteo Salvini, Vicepremier e leader della Lega, ha espresso un messaggio di pieno sostegno a Trump. “L’uomo giusto al posto giusto, che io e la Lega ci onoriamo di avere sempre difeso e sostenuto. Buon lavoro, Presidente Trump, per un futuro di prosperità, pace e libertà”, ha scritto sui social, confermando la sua vicinanza politica al nuovo presidente degli Stati Uniti.
Tuttavia, le reazioni non sono tutte incentrate sull’entusiasmo. Carlo Calenda, leader di Azione, ha avvertito che Meloni potrebbe rischiare di diventare “la vassalla di Trump in Europa”, una posizione che, secondo lui, potrebbe mettere a repentaglio l’unità dell’Unione Europea. Calenda ha anche sollevato dubbi sulle potenziali misure protezionistiche da parte di Trump, come i dazi su prodotti simbolo dell’Italia, come il Parmigiano Reggiano.
Licia Ronzulli, senatrice di Forza Italia e Vicepresidente del Senato, ha invece parlato di un’opportunità per l’Italia di giocare un ruolo di primo piano nelle relazioni internazionali, in particolare nel contesto della crisi in Medio Oriente e del conflitto tra Russia e Ucraina. “L’Italia avrà un ruolo di primo piano e di interlocutore privilegiato, a conferma della solidità e dell’importanza del legame di amicizia tra gli Stati Uniti e il nostro Paese”, ha dichiarato Ronzulli, sottolineando la strategica posizione dell’Italia sia nell’Unione Europea che nel Mediterraneo.
Paolo Borchia, capo delegazione della Lega, ha esaltato la direzione intrapresa da Trump, auspicando che la sua politica di contrasto all’immigrazione, l’abbandono del Green Deal e la tutela della famiglia tradizionale possano diventare un modello anche per l’Europa. “Un cambiamento radicale, come richiesto dagli elettori”, ha dichiarato Borchia, lodando le prime azioni del Presidente americano.
Al contrario, Ivan Scalfarotto, responsabile Esteri di Italia Viva, ha espresso preoccupazione per il futuro delle alleanze internazionali. “Il sistema delle alleanze non pare contare particolarmente per la nuova amministrazione”, ha commentato, evidenziando il pericolo di una politica commerciale bilaterale che potrebbe rompere la dottrina europea. Scalfarotto ha anche messo in guardia sulla crescente influenza dei miliardari e dei leader di estrema destra, suggerendo che il quadro geopolitico disegnato da Trump potrebbe non essere positivo per l’Europa.
Infine, Romano Prodi, ex Presidente del Consiglio, ha commentato in modo critico il discorso di Trump, definendolo “terribile” e lamentando la mancanza di concretezza sulle politiche commerciali. “Trump cercherà di rompere la dottrina europea della politica commerciale comune, paese per paese”, ha dichiarato Prodi, sottolineando le preoccupazioni per l’impatto che le politiche protezionistiche potrebbero avere sulle economie europee.