Donald Trump davanti al Congresso esordisce dicendo: “L’America è tornata e l’American dream sta crescendo, più grande e migliore che mai”. Poi alla fine del suo discorso dichiara: “Ho ricevuto un’importante lettera dal Presidente ucraino Zelensky che si dice pronto a sedersi al tavolo delle trattative il prima possibile per avvicinarsi a una pace duratura e a firmare l’accordo sulle terre rare in qualsiasi momento” e ha detto di “apprezzare” l’apertura. “Abbiamo ricevuto forti segnali” anche dalla Russia, “sono pronti per la pace”.
Trump ha anche continuato ad attaccare l’Europa accusandola di aver “speso più soldi per acquistare petrolio e gas russi di quanto ne abbia spesi per difendere l’Ucraina”.
Il Presidente americano ha inoltre difeso la sua guerra dei dazi che ha affondato le Borse, spiegando che: ” le tariffe non servono solo a proteggere i posti di lavoro americani ma anche l’anima del nostro Paese, pur ammettendo che ci saranno dei piccoli scompigli. Gli Usa risponderanno dazio su dazio, tassa su tassa e Messico e Canada devono fare di più per fermare il traffico di fentanyl e di clandestini“.
Il tycoon ha confermato l’intenzione di riprendersi il Canale di Panama, in parte già strappato ai cinesi con il fresco acquisto di due porti da parte di BlackRock, e la Groenlandia in un modo o nell’altro.
NEl suo discorso poi Trump ha vantato i successi dei suoi primi 43 giorni in carica, osannato dai repubblicani, mentre alcuni dem hanno disertato l’appuntamento per protesta ed altri lo hanno interrotto ripetutamente. Deputate e senatrici del partito dell’Asinello si sono vestite di rosa per dimostrare l’unità delle donne contro The Donald e in difesa dei diritti riproduttivi.
Non sono mancati gli attacchi a Musk e tra i cartelli ce n’era uno con scritto ‘Musk steals’ (Musk ruba). Ma Trump lo ha ringraziato e ha difeso i tagli del suo Doge contro un’ onnipotente burocrazia di non eletti.
“Abbiamo realizzato più in 43 giorni – ha detto – di quanto la maggior parte delle amministrazioni realizzi in 4 o 8 anni e abbiamo appena iniziato. Torno in quest aula stasera per riferire che lo slancio dell’America è tornato. Il nostro spirito è tornato. Il nostro orgoglio è tornato. Il nostro Paese è vicino a una rimonta come il mondo non ha mai visto e forse non vedrà mai più. Fino a “piantare la bandiera Usa su Marte e oltre” afferma il Presidente.