Dopo lo schiaffo di Donald Trump a Volodymyr Zelensky, l’Europa si scuote e prende l’iniziativa per portare l’Ucraina ad una pace sicura e duratura.
Il vertice di Londra, secondo il Premier britannico Keir Starmer, può segnare “una svolta” nella gestione della crisi legata alla guerra innescata dall’aggressione compiuta 3 anni fa dalla Russia di Vladimir Putin. Nel summit ha preso forma una proposta di un mese di tregua, con un impegno rilevante del Vecchio Continente dopo l’accordo di pace, con l’ipotesi concreta di invio di truppe.
Il dialogo con gli USA, come sostiene la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, rimane fondamentale al di là dello scontro andato in scena nello Studio Ovale venerdì tra il Presidente americano e quello ucraino.
Starmer alla fine del summit ha annunciato lo sviluppo di un piano di pace a cui contribuirà in particolare la Francia di Emmanuel Macron, e che, chiarisce il Premier, verrà condiviso con gli Stati Uniti.
“Ho parlato con il Presidente Trump sabato sera. Non voglio entrare nei dettagli della conversazione, ma non farei questo passo se non pensassi che si tratta di qualcosa che può dare un risultato positivo: ci muoviamo insieme, Ucraina, Europa, Regno Unito e Stati Uniti, insieme verso una pace duratura”.
Il piano comprende quattro punti fondamentali di riferimento per l’Occidente: mantenere il flusso di aiuti militari all’Ucraina con la guerra in corso e aumentare la pressione economica sulla Russia; la pace dovrà contenere garanzie per la sovranità e la sicurezza dell’Ucraina, che dovrà essere al tavolo di qualsiasi colloquiare ; dopo un eventuale accordo di pace, i leader europei lavoreranno per scoraggiare qualsiasi futura invasione della Russia; lavorare ad una “coalizione di volenterosi” per garantire la pace in Ucraina.
Francia e Gran Bretagna propongono una tregua di un mese in Ucraina “nell’aria, nei mari e per le infrastrutture energetiche” – spiega Macron a Le Figaro – “Non si tratta di un cessate il fuoco integrale, ma parziale e limitato a settori e aree. Il vantaggio di una tregua di questo tipo è che sappiamo come misurarla, anche se il fronte è immenso, l’equivalente della linea Parigi-Budapest” – ha affermato il Presidente francese.