Tajani: nuovi aiuti italiani per la gente di Gaza

Antonio Tajani

Il Ministro degli Esteri e Vicepresidente del Consiglio Antonio Tajani ha promesso ieri al Cardinale Pierbattista Pizzaballa l’invio di nuovi aiuti umanitari dall’Italia. Il Patriarca di Gerusalemme dei Latini, che è riuscito entrare dopo lunga e complessa trattativa con le Autorità israeliane nella Striscia di Gaza  per andare a trovare i cristiani che abitano in quel territorio, ha visionato le iniziative di aiuto umanitario in corso organizzate dal Patriarcato latino e dal Sovrano Militare Ordine di Malta. Ha verificato i risultati delle consegne di aiuti e ha valutato i bisogni urgenti della comunità locale. Insieme alla parrocchia locale, Pizzaballa ha confermato le prossime tappe degli aiuti umanitari e ha approvato i piani e le iniziative per l’apertura della scuola.

Il Patriarca ha attraversato a piedi il centro della città, accompagnato da due ali di folla, dagli scout e dai religiosi che vi vivono e ha celebrato la tradizionale Messa della Notte nella Chiesa parrocchiale di Santa Caterina.

Pizzaballa è giunto a Gaza dopo una polemica a distanza tra Papa Francesco e l’Ambasciata israeliana accreditata presso la Santa Sede. Il pontefice, incontrando sabato scorso i cardinali e i vescovi e vari collaboratori della Curia curia, per i tradizionali auguri di Natale, ha ricordato, tra l’altro, tutti i conflitti sparsi nel mondo. 

In particolare si è soffermato sulla Terra Santa dicendo: “Ieri , 20 dicembre, al Patriarca di Gerusalemme dei Latini, non è stato concesso di entrare a Gaza, come avevano promesso, e ieri sono stati uccisi dei bambini sotto i bombardamenti. Questa è crudeltà!Questa non è guerra! Voglio dirlo perché tocca il mio cuore”. 

Immediata la reazione dall’Ambasciatore israeliano presso la Santa Sede, Yaron Sideman, che ha dichiarato – “È falso. Il Patriarca Pizzaballa è stato autorizzato ad entrare a Gaza”. 

Ma per amore della verità occorre precisare che le Autorità israeliane, solo in tarda serata hanno comunicato alla Cancelleria del Patriarcato l’autorizzazione per il Cardinale Pizzaballa ad entrare nella Striscia di Gaza.

Yisrael Katz, Ministro degli Esteri del Governo Netanyahu, ha usato espressioni dure in disapprovazione delle parole del Papa e ha detto – “La colpa dovrebbe essere imputata esclusivamente ai terroristi, non alla democrazia che si difende da loro. Basta con i due pesi e le due misure e con l’accanimento contro lo Stato ebraico e il suo popolo. La crudeltà è che i terroristi si nascondono dietro i bambini, mentre cercano di uccidere i bambini israeliani. La crudeltà è tenere cento ostaggi per 442 giorni, tra cui un neonato e dei bambini”.

In un video, pubblicato dall’Agenzia Unrwa, sul suo canale Telegram, proprio lo scorso venerdì sera, si vede il personale dell’Agenzia mentre recupera le vittime da sotto le macerie della casa della famiglia Khallah a Jabalia. L’attacco aereo israeliano, nella parte settentrionale della Striscia, ha ucciso dodici membri della stessa famiglia, tra cui sette bambini.

Dopo minuziosi controlli, i militari israeliani, che sorvegliano notte e giorno quel passaggio, hanno dato il via libera al Cardinale Pierbattista Pizzaballa, Patriarca di Gerusalemme dei Latini per poter transitare e raggiungere la parrocchia della Sacra Famiglia nel cuore di Gaza.  Ad accoglierlo, oltre ai sacerdoti del Verbo Incarnato, c’era un gran numero di cristiani che si era riunito dentro la chiesa. Un lungo applauso e sia prima che dopo la messa, la gente gli si è stretta attorno , chiedendo a gran voce “Sayyedna, prega per me! Prega per la nostra famiglia. Betlemme, quando terrai tra le mani il Bambino Gesù chiedigli che ci protegga e che faccia finire questa guerra”.

Del resto, lo spirito del Giubileo della speranza che è iniziato ieri sera con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro ad opera del Pontefice, e’ lo stesso che anima i cristiani delle zone vittime di conflitti militari e religiosi, a non perdere mai la speranza in un futuro migliore e di resurrezione.

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