Viaggio a Damasco per il Ministro degli Esteri Antonio Tajani che è stato accolto dal Presidente ad interim della Siria, Abu Mohammad al-Jolani (Ahmed As Shaara).
Il Ministro ha incontrato anche gli esponenti delle comunità cristiane in Siria, della società civile e delle Ong ed operatori umanitari, oltre ad una rappresentanza dei connazionali presenti nel Paese.
Gli incontri hanno consentito al Ministro Tajani di confermare l’impegno dell’Italia nel sostenere il processo di transizione dopo gli anni della guerra civile e la fine del brutale regime di Assad. “Alle nuove Autorità ed al popolo siriano ho indicato come il Governo italiano voglia contribuire ad accompagnare il processo di pacificazione e ricostruzione del Paese, nel quadro dei più ampi sforzi per una stabilizzazione della regione” ha detto il Ministro Tajani.
All’incontro tra i due leader è seguita una conferenza stampa durante la quale il Vicepremier ha ribadito: “l’Italia è pronta a fare la sua parte per favorire il processo di riforme in Siria”. “Abbiamo l’ambasciatore qui e vogliamo essere vicino al popolo siriano e sostenerlo in tutti i settori. Vogliamo rilanciare la cooperazione economica in settori cruciali. Vogliamo essere ponte tra la nuova Siria e l’UE”.
Il nostro Ministro ha, inoltre,aggiunto:”Noi vogliamo rilanciare la cooperazione economica tra Italia e Siria e siamo pronti a farlo in settori cruciali come l’energia, l’agricoltura e la salute. Anche a livello culturale vogliamo collaborare, ho proposto per esempio una collaborazione tra università. Il dialogo interculturale è fondamentale per la stabilità e la pace. Siamo 2 Paesi con una grande storia alle nostre spalle e abbiamo una comune cultura mediterranea”.
Nel corso della conferenza stampa Tajani ha aggiunto che con il leader siriano Jolani è stato fatto un focus “anche sulla possibilità di combattere i trafficanti di essere umani che sono anche i trafficanti di droga” e in generale ha definito Jolani “una persona pragmatica” e ha precisato che – “due ore di colloquio sono state importanti”.
Tajani, lasciata la Siria, si è recato a Beirut per una serie di incontri con il neoeletto Presidente della Repubblica libanese, Generale Joseph Aoun, il Ministro degli Affari Esteri Bou Habib e il Presidente del Parlamento Nabih Berri. Al centro dei colloqui il convinto sostegno dell’Italia al processo di stabilizzazione e pacificazione del Libano. “L’elezione del presidente Aoun rappresenta un momento storico per il Libano e un segnale importante per l’intera regione mediorientale” – ha affermato il Ministro Tajani che ha aggiunto – “Lavoriamo affinché il cessate il fuoco con Israele rappresenti il primo passo verso una pace sostenibile” e che ha concluso sottolineando l’impegno dell’Italia per la stabilità e la sicurezza del confine israelo-libanese attraverso il contingente italiano dispiegato in UNIFIL, la Missione bilaterale di addestramento delle Forze armate libanesi (LAF) e la guida del Comitato tecnico-militare per il Libano.