Tajani al vertice dei Balcani: “Serve più integrazione”

I partecipanti al tavolo sui Balcani a Villa Madama

Il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani, ha presieduto a Villa Madama la riunione ministeriale con i Paesi dei Balcani Occidentali, composti da Albania, Bosnia ed Erzegovina, Kosovo, Macedonia del Nord, Montenegro e Serbia, nonché con il Gruppo “Amici dei Balcani Occidentali”, formato da Italia, Austria, Croazia, Grecia, Repubblica Ceca, Slovacchia e Slovenia. Il vertice ha avuto come obiettivo il rafforzamento del coordinamento per l’integrazione dei Paesi balcanici nell’Unione Europea, con particolare focus sulla sicurezza della regione e sull’accelerazione del processo di adesione.

“La stabilità dei Balcani occidentali è una priorità del Governo italiano”, ha affermato Tajani, sottolineando che il nostro paese è in prima linea nel garantire la sicurezza nella regione attraverso la partecipazione a missioni internazionali come KFOR, EULEX e EUFOR Althea. L’incontro si è concentrato sulla cooperazione tra l’Unione Europea e i partner regionali, con l’intento di promuovere la sicurezza e facilitare i percorsi di riconciliazione regionali.

Tra gli ospiti del vertice anche l’Alto rappresentante UE Kaja Kallas e la Commissaria per l’allargamento Marta Kos, con le quali Tajani ha avuto incontri bilaterali per accelerare l’integrazione dei Balcani nell’Unione Europea. Il ministro ha espresso il suo impegno per il futuro della regione, dichiarando che “L’Italia vuole essere un punto di riferimento per i Balcani, sostenendo l’adozione dei principi europei di libertà, democrazia e stato di diritto”.

Durante la conferenza, Tajani ha anche commentato la situazione dei migranti in Albania, indicando che, pur non escludendo il futuro impiego dei centri di accoglienza in Albania come CPR (Centri di permanenza per i rimpatri), “andiamo avanti, non lasceremo il lavoro in Albania”. Un altro tema centrale dell’incontro è stato il conflitto in Ucraina. Tajani ha ribadito che “l’Europa ha un ruolo importante da svolgere nella risoluzione della guerra, non è soltanto una questione Ucraina-Russia, siamo noi a dover essere parte degli accordi di pace futuri”. Il Ministro ha espresso il suo sostegno a una conferenza di pace simile a quella tenutasi in Svizzera nel 2023, auspicando un cessate il fuoco giusto e duraturo.

Infine, Tajani ha affrontato il tema dell’integrazione dei Balcani nell’Unione Europea, dichiarando che “Siamo favorevoli a far entrare tutti i Paesi prima del 2030. La Bosnia Erzegovina potrebbe aver bisogno di più tempo, ma Albania, Serbia, Montenegro e Macedonia del Nord sono Paesi che hanno fatto passi avanti e, per me, il 2029 è un momento giusto”. Il ministro ha anche confermato il sostegno dell’Italia a favore della Bosnia, seppur con la consapevolezza che il suo cammino verso l’integrazione richiederà più tempo.

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