Stati Uniti non sostengono condanna dell’attacco a Sumy

Attacco a Sumy

Da quanto apprende da fonti diplomatiche, l’Agenzia stampa Adnkronos, gli Stati Uniti si sarebbero “rifiutati di sostenere una bozza di dichiarazione del G7 che avrebbe dovuto contenere una condanna dell’attacco a Sumy, in Ucraina“. Le fonti spiegano che  Washington lo avrebbe fatto per “mantenere aperto uno spazio negoziale con Mosca, nell’ambito dei colloqui in corso per mettere fine alla guerra in Ucraina

Nel frattempo, è stato mandato via il Governatore della Regione di Sumy, Volodymyr Artiukh. In un video messo su Facebook, Artem Semenikhin, il Sindaco di Konotop, città della suddetta Regione, accusa l’ex Governatore di aver –“aiutato la Russia a giustificare il suo attacco terroristico, un attacco genocida contro di noi, ucraini. Come li ha aiutati? Ha organizzato, qui, la consegna di attestati e medaglie ai nostri ragazzi, agli eroi. A una delle brigate, la 117ª Brigata. Tutti ne parlano, tutti ne scrivono, quindi non è un segreto”.

In effetti Volodymyr Artiukh aveva autorizzato una premiazione a membri delle forze armate domenica, giorno in cui la Russia ha lanciato due missili balistici nel centro della città.

L’attacco russo ha causato la morte di 35 persone, tra cui due bambini, e oltre un centinaio di feriti . Il Ministero della Difesa russo ha sostenuto che l’obiettivo fosse una riunione di ufficiali militari ucraini, accusando Kiev di usare i civili come “scudi umani“. Le Autorità ucraine hanno denunciato che “Mosca avrebbe utilizzato munizioni a grappolo nell’attacco contro l’area densamente popolata di Sumy, azione che costituirebbe un crimine di guerra“.

Semenikhin, il Sindaco di Konotop, ha precisato che – “nessun soldato è rimasto ferito e che le vittime sono esclusivamente civili” – sottolineando che – “il vero obiettivo della Russia erano proprio loro, in particolare i bambini – e aggiunge – “contento di sapere che è stato aperto un procedimento penale non solo per l’attacco terroristico e genocida contro gli ucraini, ma anche per accertare chi abbia avuto l’idea di organizzare un evento con la presenza di militari nel centro città, a 30 chilometri”.

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