Spagna, esplode la protesta sulla casa: migliaia in piazza contro caro affitti e turismo

Aeroporto-Sala attesa voli

La crisi abitativa in Spagna ha raggiunto un punto critico. Sabato scorso, migliaia di persone sono scese in piazza in 39 città da Madrid a Barcellona, in una delle manifestazioni più partecipate degli ultimi anni per il diritto alla casa. Le proteste, promosse dai sindacati degli inquilini, chiedono al governo misure più efficaci contro il caro affitti e la speculazione immobiliare legata al turismo di massa.

Le mobilitazioni arrivano a pochi mesi dalla presentazione del piano casa del governo di Pedro Sánchez, che però molti manifestanti ritengono insufficiente. Il malcontento cresce in un Paese dove, secondo la banca centrale, quasi il 40% delle famiglie spende oltre il 40% del proprio reddito per la casa, e i prezzi continuano a salire: nel 2024 l’aumento è stato dell’8,4%, il più alto dal 2007.

Il fenomeno è più acuto nelle grandi città e nelle zone turistiche, dove la pressione degli affitti brevi sta erodendo il mercato residenziale. Il governo ha cercato di intervenire con un pacchetto di 12 misure: tetti agli affitti nelle zone più critiche, incentivi fiscali per i proprietari che rispettano i limiti, nuove imposte sugli affitti brevi e una nuova agenzia statale per l’edilizia pubblica, con l’obiettivo di costruire 180mila case popolari.

Tuttavia, l’applicazione delle riforme procede a rilento e trova ostacoli politici. Il Partito Popolare, all’opposizione, ha bloccato l’attuazione in molte regioni, mentre alcune misure — come la tassa del 100% sugli acquisti immobiliari da parte di stranieri extra-UE — non sono ancora arrivate in Parlamento.

Nel frattempo, città come Barcellona e Malaga hanno già annunciato limitazioni agli affitti turistici, e il governo punta a rafforzare il coordinamento tra regioni e comuni. Ma la sensazione diffusa tra i cittadini è che servano interventi più rapidi e incisivi, soprattutto in una fase in cui l’economia cresce e le disuguaglianze si accentuano.

La sfida della casa in Spagna è ormai centrale nel dibattito politico. E con l’emergere del tema come prima preoccupazione nazionale, secondo il Centro de Investigaciones Sociológicas, il governo Sánchez dovrà accelerare se vorrà trasformare le promesse in risultati concreti.

ALTRE NOTIZIE