Regno Unito, algoritmo per prevedere gli omicidi: è polemica sul progetto del Governo

Polizia controlli

Il Governo del Regno Unito sta lavorando a un sistema di intelligenza artificiale capace di individuare, attraverso l’analisi di dati della Polizia, i soggetti più a rischio di commettere un omicidio. A rivelarlo è il Guardian, che ha ottenuto documenti riservati grazie all’associazione per i diritti civili Statewatch, tramite una richiesta di accesso agli atti.

Il progetto, inizialmente chiamato Murder Prediction Project, è stato poi rinominato in Data Sharing to Improve Risk Assessment, con l’obiettivo di renderne più accettabile la finalità. Il sistema sfrutta algoritmi per analizzare i database delle Forze dell’ordine e “prevedere” chi potrebbe compiere reati gravi. Un’idea che, inevitabilmente, richiama alla mente il celebre film di fantascienza Minority Report, con Tom Cruise, in cui una task force arrestava le persone prima che commettessero crimini.

Secondo Statewatch, si tratta di un’iniziativa “inquietante e distopica”, che potrebbe portare a una sorveglianza preventiva su larga scala e all’uso improprio dei dati personali. Il rischio, denunciano gli attivisti, è che si apra la strada a pratiche discriminatorie basate su previsioni statistiche e non su comportamenti concreti.

Il Ministero della Giustizia britannico, da parte sua, difende il progetto, affermando che al momento è utilizzato solo a fini di ricerca, per comprendere meglio i fattori di rischio e prevenire i reati violenti. Il programma, avviato sotto l’ex Governo conservatore, è proseguito anche con l’attuale esecutivo laburista.

Nonostante le rassicurazioni, il dibattito rimane acceso. Gli esperti di privacy e diritti civili temono che questa tecnologia possa rappresentare una deriva pericolosa verso un sistema di giustizia predittiva, dove il sospetto si fonda non su prove, ma su algoritmi.