Il Presidente russo Vladimir Putin torna a minacciare senza mezzi termini USA, NATO e Europa, promettendo una aumentata produzione dei ‘super missili’ ipersonici e lanciando così un duro avvertimento all’Occidente, colpevole secondo il leader del Cremlino di spingere il suo Paese verso la soglia della linea rossa tracciata da Mosca.
“La Russia aumenterà la produzione di missili ipersonici, come l’Oreshnik lanciato per prova contro Dnipro il mese scorso, se gli Stati Uniti aumenteranno il dispiegamento di missili a corto e medio raggio in Europa e in Asia – ha dichiarato Putin che ha proseguito dicendo che – la NATO, ha aggiunto, minaccia la Russia in Europa e oltre la sua zona di responsabilità storica. La Russia non pone una minaccia al continente. Sostenerlo è “un mito”,.
La produzione in serie del missile a raggio intermedio Oreshnik inizierà quindi a breve, ha dichiarato il Presidente russo. “Come sapete, il sistema missilistico a raggio intermedio Oreshnik è diventato la nuova arma potente della Russia – ha affermato il capo del Cremlino che ha aggiunto – È stato utilizzato con successo a novembre in risposta agli attacchi sul territorio del nostro Paese: un missile balistico con un carico utile ipersonico non nucleare”. “La produzione in serie di tali sistemi dovrebbe essere avviata a breve per garantire la sicurezza della Russia e dei suoi alleati“, ha continuato il leader russo.
“Le truppe russe mantengono intanto “l’iniziativa strategica lungo l’intera linea di contatto” – ha detto quindi Putin ai suoi generali, sottolineando che l’esercito ha già conquistato 189 insediamenti ucraini nel solo ultimo anno.
“Mosca intende occupare interamente le regioni ucraine di Donetsk, Luhansk, Kherson e Zaporizhizhia entro il 2025 – ha dichiarato il ministro della Difesa russo Belousov durante una riunione al ministero, ribadendo l’impegno del Paese a raggiungere quelli che ha descritto come gli obiettivi annunciati dal presidente Vladimir Putin a giugno.
“Nel 2025 Mosca conta di ottenere la vittoria nella guerra” – previsione di Belousov, che ha sottolineato la necessità che la Russia si prepari a potenziali conflitti con la NATO nel prossimo decennio.