il Washington Post rende noto che nel fine settimana Elon Musk ha cercato personalmente di convincere Donald Trump a revocare i dazi, anche quelli sulla Cina. A quanto pare il tentativo non ha finora avuto successo
Le tariffe che sono una priorità dell’amministrazione americana, rappresenta il disaccordo più importante tra il Presidente e uno dei suoi principali consiglieri.
A causa delle reazioni negative per il ruolo di Musk di consigliere di Trump, Tesla ha visto le vendite trimestrali crollare drasticamente. Le sue azioni erano scambiate a 233,29 dollari, in calo di oltre il 42% da inizio anno.
Ieri Trump ha minacciato la Cina di ulteriori tariffe del 50% se non ritirerà i suoi dazi del 34% di ritorsione contro gli Stati Uniti. Oggi in una nota, un portavoce del Ministero del Commercio cinese, assicura che se Washington vorrà continuare su questa strada allora Pechino “lotterà fino alla fine”. La nota sottolinea che Pechino non accetterà mai la “natura ricattatoria” degli Stati Uniti e considera le ultime minacce di dazi avanzate dal Presidente americano Donald Trump “un errore su un altro errore”
