Friedrich Merz, vincitore delle elezioni 2025 in Germania con la Cdu, punta alla Grosse koalition con l’Spd. “Insieme con i socialdemocratici siamo nella posizione di formare un governo ed è esattamente quello che vogliamo” – ha annunciato il leader della Cdu, anticipando che – i colloqui “inizieranno nei prossimi giorni. Sono determinato a condurre discussioni rapide e costruttive con i socialdemocratici per formare un governo di coalizione entro Pasqua”, che cade il 20 aprile, ha assicurato.
L’obiettivo è formare un esecutivo stabile, ma il cammino per arrivare al traguardo rischia di complicarsi in base ai risultati definitivi del voto, in archivio. L’Alternativa per la Germania (AfD), partito di estrema destra, ha infatti ottenuto il 20,8% delle preferenze, diventando il secondo partito del Paese.
“L’esito di AfD alle elezioni di ieri è l’ultimo segnale di avvertimento perché i partiti politici del centro democratico in Germania trovino un terreno comune” – ha affermato Merz che ha espresso l’auspicio di colloqui “costruttivi, positivi e rapidi con l’Spd e ha indicato i tre temi che dovranno essere prioritari per il nuovo Governo.
Primo, la politica estera e di sicurezza: “Specialmente dopo le dichiarazioni che abbiamo sentito la scorsa settimana da Washington, è chiaro che noi europei dobbiamo essere in grado di agire molto velocemente“. E questo tema “avrà priorità assoluta nelle prossime settimane”.
In secondo luogo, la questione dell’immigrazione: l’auspicio di Merz è di poter lavorare con l’Spd “sulle proposte sul tavolo“. Terzo tema la situazione economica: “Dobbiamo preservare l’occupazione nel settore industriale in Germania“.
Sulla politica estera, Merz si è detto “speranzoso di poter mantenere le relazioni transatlantiche” – anche se – “tutti i segnali che stiamo ricevendo dagli Stati Uniti indicano un calo d’interesse nei confronti dell’Europa e minore volontà di essere coinvolti in Europa“. Per Merz – “Berlino e Washington hanno la stessa comprensione della società aperta, della libertà, della democrazia e dell’economia di mercato“.
Per il leader della Cdu/Csu, “America First” non deve significare “America da sola“, e ha avvertito che – “un eventuale peggioramento delle relazioni USA-UE “non sarà solo a danno dell’Europa, ma anche a danno dell’America”.
Rispondendo a una domanda riguardo ai colloqui tra Stati Uniti e Russia sull’Ucraina, ha quindi sottolineato che un accordo per mettere fine alla guerra senza il coinvolgimento di Kiev sarebbe “inaccettabile“.