Gli Houthi hanno risposto ieri ai bombardamenti americani sullo Yemen attaccando la portaerei USS Harry S. Truman nel Mar Rosso con diciotto missili balistici e un drone.Il bilancio ancora non definitivo parla di 53 morti e molti feriti.
“Il nemico americano ha lanciato un’aggressione palese contro il nostro paese nelle ultime ore con oltre 47 attacchi aerei” – si legge nella dichiarazione del Portavoce del Gruppo yemenita che ha proseguito- “In risposta, le Forze Armate hanno condotto un’operazione militare specifica prendendo di mira la portaerei americana USS Harry S. Truman e le sue navi da guerra nel Mar Rosso settentrionale“.
“Con l’aiuto di Allah Onnipotente” – si legge nella dichiarazione – le Forze armate yemenite continueranno a imporre un blocco navale al nemico israeliano e a vietare alle sue navi di entrare nella zona di operazioni dichiarata finché gli aiuti e i beni di prima necessità non saranno consegnati alla Striscia di Gaza“.
Le Nazioni Unite, il cui peso in politica estera diventa giorno dopo giorno sempre meno rilevante, hanno invitato l’esercito statunitense e i ribelli Houthi a “cessare ogni attività militare“, dopo gli attacchi mortali, le minacce di rappresaglia e la replica del gruppo yemenita.