Dopo il vertice di lunedì, al quale ha preso parte anche la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni, oggi a Parigi ci sarà un’altra riunione sull’Ucraina e sulla sicurezza con la partecipazione di altri leader europei ed extraeuropei.
Il Presidente Macron e’ del parere che serve un’azione comune, indispensabile perché la Russia rappresenta ”una minaccia esistenziale per l’Europa” e cita gli “attacchi informatici, tentativi di manipolazione elettorale, gravissimi atti antisemiti nel nostro Paese organizzati dai russi e le pressioni migratorie in Polonia. Non pensate che l’impensabile non possa accadere, compreso il peggio“. Toni e concetti in gran parte condivisi da Zelensky.
“Se il presidente Putin mi chiama, ovviamente risponderò. Quando sarà opportuno nel ciclo dei prossimi negoziati, ovviamente gli parlerò di nuovo, se sarà utile alla situazione” – ha dichiarato il leader dell’Eliseo.
Il Principe ereditario saudita Mohammed bin Salman aveva chiesto al Presidente ucraino di partecipare ai colloqui tra Russia e Stati Uniti a Riad, ma sia gli americani sia i russi hanno insistito affinché i colloqui si svolgessero senza gli ucraini.
Il tema del’invio di soldati europei in Ucraina viene ciclicamente riproposto. ”La Francia non ha intenzione di inviare truppe di terra, belligeranti, al fronte in territorio ucraino” – dice Macron alla stampa regionale. Tra le soluzioni per fornire garanzie di sicurezza a Kiev nel quadro di un possibile accordo di pace con Mosca, ci sarebbe quella di “inviare esperti o addirittura truppe, ma fuori da qualsiasi zona di conflitto, per sostenere gli ucraini in un accordo di solidarietà. E’ quello che stiamo pensando di fare con gli inglesi “, ha aggiunto Macron.
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