Il Commissario per i Diritti umani del Consiglio d’Europa Michael O’Flaherty ha chiesto in una lettera ai senatori di “astenersi” dall’adottare il disegno di legge sulla pubblica sicurezza, a meno che non venga modificato in maniera “sostanziale”, per garantire che rispetti le norme sui diritti umani del Consiglio d’Europa.
O’Flaherty afferma che – “l’articolo 14 introduce la fattispecie penale (in luogo del già esistente illecito amministrativo) di disturbo della circolazione stradale con il proprio corpo, punito con la reclusione da sei mesi a due anni se effettuato da almeno due persone. L’articolo 11 introduce inoltre un principio generale aggravante per eventuali reati commessi all’interno o in prossimità delle stazioni ferroviarie e delle metropolitane“.
“L’articolo 13 – prosegue il Commissario O’Flaherty – estende anche le circostanze in cui i commissari di polizia possono vietare agli individui di accedere ad alcune aree in prossimità di strade, ferrovie, aeroporti e altre infrastrutture, fino a un anno, e l’articolo 24 prevede pene detentive da sei a diciotto mesi per il deturpamento di edifici o beni adibiti a pubbliche funzioni, quando lo scopo è arrecare danno all’onore, al prestigio o al decoro di un’istituzione. L’articolo 26 introduce il reato di ribellione nelle carceri, punendo i soggetti con la reclusione da uno a cinque anni (e da due a otto anni per coloro che promuovono, organizzano o dirigono la ribellione) non solo per atti di violenza o minaccia, ma anche per resistenza, compresa la resistenza passiva“.
Immediata la risposta del Senatore Ignazio La Russa, Presidente del senato che ha dichiarato – “Ho dato indicazione agli uffici del Senato di respingere l’inaccetibile pretesa di Michael’s O’Flaherty, commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa, di trasmettere a tutti i senatori la sua richiesta di non votare il disegno legge sicurezza che per altro è ancora in fase di esame davanti alle commissioni competenti”.
“La lettera di O’Flaherty è arrivata agli uffici del Senato mentre mi trovavo in Bulgaria in visita al contingente italiano di stanza in ambito Nato e l’ho trovata un’inaccettabile interferenza nelle decisioni autonome e sovrane di un’assemblea parlamentare. Gli uffici, su mia indicazione, hanno tuttavia trasmesso la missiva al Ministro dei rapporti con il Parlamento, Senatore Ciriani, anche in considerazione del fatto che spetta primariamente al Governo intrattenere relazioni con le istituzioni europee. La stessa lettera è stata altresì inviata, per semplice conoscenza, ai presidenti delle due commissioni interessate. In entrambe le formali trasmissioni mi sono astenuto da ogni considerazione”.
La Russa va oltre gli atti formali e afferma che – “Al di fuori degli atti ufficiali, la mia personale opinione è che ho trovato non solo irrituale ma contrario a qualunque principio democratico – che il signor Michael O’ Flaherty (a me finora del tutto sconosciuto) chieda addirittura di non votare una legge per altro il cui testo è ancora in formazione e all’esame della Commissioni”.
“Personalmente – conclude il Presidente del Senato – non condivido le argomentazioni di quella lettera, ma ciò che conta, e che trovo inaccettabile, è che si voglia condizionare la volontà dei nostri Senatori di maggioranza e di opposizione durante l’iter di formazione di una legge, quasi che fossero incapaci di valutarne i contenuti e le conseguenze autonomamente”.
Pronta la replica a La Russa del Presidente dei Senatori del PD Francesco Boccia – “Siamo i primi a voler difendere l’autonomia e le prerogative del nostro Parlamento. Ma facciamo attenzione a non perdere di vista il merito delle questioni. Può darsi che la lettera di O’Flaherty sia stata irrituale. Ma il merito di quei rilievi è serio e lo condividiamo” sostiene il presidente dei senatori del Pd Francesco Boccia. “E anche maggioranza e governo sanno che il provvedimento ha diverse criticità visto che ne hanno rallentato l’iter e sono state già annunciate modifiche al testo. Noi continueremo a batterci per cambiare il disegno di legge che presenta seri profili di illegittimità. La Russa e il governo non ignorino le nostre critiche e quelle che vengono da più parti e modifichino il provvedimento”.