L’effetto dazi travolge le Borse: crollano Asia ed Europa

Presidente Donald Trump

L’effetto dei nuovi dazi annunciati dagli Stati Uniti colpisce duro i mercati finanziari globali. Le Borse asiatiche aprono la settimana con perdite pesantissime e anche in Europa si profila un lunedì nero: il pre-mercato dello Stoxx 50 ha registrato un tonfo fino al -5%, mentre il Dax di Francoforte segue lo stesso trend ribassista in attesa dell’avvio ufficiale degli scambi.

Tokyo cede quasi l’8%, Seul arretra del 5,57%, mentre in Cina si registrano i cali più drammatici: -11,6% a Hong Kong, -10,5% a Shenzhen, -7,6% a Shanghai. A pesare, oltre ai timori per l’escalation della guerra commerciale tra Usa ed Europa, anche i dati macro negativi: in Germania, la produzione industriale di febbraio è scesa dell’1,3%, ben oltre le attese, dopo il +2% di gennaio.

Sotto pressione anche il mercato obbligazionario. Lo spread tra Btp e Bund tedeschi è schizzato in apertura a 128 punti base, per poi superare rapidamente la soglia dei 130. Il rendimento del decennale italiano sale di 3 punti base, al 3,8%, mentre i titoli tedeschi calano all’2,48%.

Crollano anche le materie prime. Il petrolio WTI perde oltre il 3% e scivola a 60 dollari al barile, il Brent arretra del 2,9% a quota 63. Il gas naturale cede il 6,8% sulla piazza di Amsterdam, toccando i 33,9 euro al megawattora, sui livelli di settembre scorso. In controtendenza l’euro, che continua a rafforzarsi sul dollaro. La moneta unica sale a quota 1,10 nel cambio con il biglietto verde, segno di un clima ancora fortemente instabile per i mercati valutari. La settimana si apre dunque sotto i peggiori auspici, con il rischio concreto che la tensione sui dazi inneschi nuove ondate di volatilità nei mercati globali.

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