Mark Carney è il nuovo primo ministro del Canada. L’ex governatore della Banca d’Inghilterra e della Banca del Canada ha conquistato una storica vittoria nelle elezioni federali, imponendosi con un chiaro mandato popolare che segna l’inizio di una nuova fase per il Paese.
Il Partito Liberale guidato da Carney ha vinto con una solida maggioranza, superando sia il Partito Conservatore che le formazioni più a sinistra. Una vittoria netta che conferma il desiderio dei canadesi di affidarsi a una leadership forte, moderata e capace di rilanciare il ruolo del Canada nel mondo.
Dal mondo della finanza alla guida del Paese
La carriera di Mark Carney è nota a livello internazionale: già banchiere di successo a Goldman Sachs, ha guidato la Banca del Canada durante la crisi finanziaria globale e poi la Banca d’Inghilterra nei delicati anni della Brexit. Ora si apre per lui una nuova sfida, politica e istituzionale.
Carney ha impostato la sua campagna elettorale su temi chiave come: la lotta al cambiamento climatico; la difesa del multilateralismo; una politica economica più equa e sostenibile; la riaffermazione del Canada come leader globale progressista.
Il suo profilo internazionale e la sua credibilità economica sono stati determinanti per conquistare la fiducia degli elettori.
Una leadership alternativa all’onda populista
Durante la campagna, Carney si è più volte posizionato come una risposta forte alla retorica populista e nazionalista di figure come Donald Trump. Ha insistito sulla necessità di “costruire ponti, non muri”, difendendo l’importanza di istituzioni multilaterali solide e di una cooperazione globale su sfide come il clima e la disuguaglianza.
La sua vittoria viene letta anche come un segnale chiaro: una parte significativa dell’elettorato canadese rifiuta la deriva sovranista e sceglie un modello di sviluppo più inclusivo.
Le sfide che attendono Carney
Mark Carney eredita un Paese che deve affrontare questioni complesse: dalla transizione ecologica alla gestione del debito pubblico post-pandemia, fino alla riconciliazione con le popolazioni indigene e le tensioni commerciali globali.
Nei primi discorsi da premier, Carney ha ribadito la volontà di mettere la sostenibilità e la giustizia sociale al centro della sua agenda, promettendo “un governo per tutti i canadesi, capace di guardare al futuro senza lasciare nessuno indietro”.