I paesi artici hanno informato la popolazione civile su come proteggersi in caso di guerra. Sebbene nessun organo di informazione ne parla apertamente, l’Europa è in guerra, perché è al centro di due conflitti che la coinvolgono direttamente, dai quali subisce le conseguenze spesso essendo essa stessa obiettivo dei combattimenti, come dimostrano i recenti attacchi subiti dal Contingente italiani UNIFIL in Libano con relativi episodi di nostri militari feriti.
La Svezia e Finlandia, molto vicine dal conflitto tra Russia e Ucraina, hanno da poco aggiornato a livello nazionale la distribuzione alla popolazione degli opuscoli in cui si trovano indicazioni e raccomandazioni per cittadine e cittadini in caso di guerra o di emergenza.
In particolare, l’opuscolo distribuito dalla Svezia si intitola “Informazioni importanti per i residenti in Svezia in caso di crisi o guerra” ed è stato stampato in 5 milioni di copie. La sua distribuzione door to door è iniziata alla fine di novembre.
In realtà è la copia aggiornata di un’edizione pubblicata durante la Seconda guerra mondiale per essere poi stata ritoccata durante la Guerra fredda e nel 2018, dopo un altro drastico evento militare da parte di Mosca e che ha comportato l’annessione della Crimea da parte della Russia.
Tuttavia l’edizione 2024 contiene il doppio delle pagine di quella del 2018 e Svante Werger, uno dei consulenti che hanno partecipato alla scrittura dell’opuscolo per conto del Dipartimento svedese che corrisponderebbe alla nostra Protezione Civile – “la differenza dell’edizione 2024 rispetto all’ultima edizione, è l’invito ad una maggiore attenzione da riporre da parte della popolazione civile alla preparazione in caso di guerra e il tono più severo degli avvertimenti”.
Sulla prima pagina dell’opuscolo c’è scritto: «Se la Svezia verrà attaccata non ci arrenderemo mai. Tutte le informazioni su una resa sono false».
All’interno dell’opuscolo, inoltre, vengono forniti alcuni consigli pratici su varie questioni: come cercare rifugio o allontanarsi, quali cibi tenere in casa come scorta o come reagire in caso di bombardamenti aerei.
C’è anche una sezione che riguarda le persone in condizione di vulnerabilità e che hanno bisogno di assistenza speciale o le persone che sono proprietarie di animali domestici.
Il Ministro svedese della Difesa Carl-Oskar Bohlin ha detto che “la situazione della sicurezza è peggiorata rispetto alla pubblicazione dell’ultimo opuscolo nel 2018” – e che le circostanze esterne, così come si presentano in questo preciso momento storico, hanno richiesto un aggiornamento delle informazioni fornite alle famiglie. Il nuovo opuscolo è uno strumento importante per chiarire il ruolo dell’individuo nella difesa complessiva”.
La Finlandia, a sua volta, ha pubblicato online una versione aggiornata di un volantino per cittadine e cittadini sulla preparazione in caso di guerra, mentre la Danimarca e la Norvegia avevano già pubblicato un opuscolo simile già all’inizio del 2024. Uno dei cambiamenti principali nell’opuscolo norvegese è che i cittadini e le cittadine dovrebbero essere autonomi per una settimana, e non più per soli tre giorni.
Sebbene tutte queste nuove guide non menzionino direttamente la Russia, che confina con Finlandia e Norvegia, alcuni funzionari svedesi e finlandesi hanno detto al New York Times che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia ha avuto un ruolo importante nella loro decisione.
“La Norvegia ha aggiornato le sue raccomandazioni perché il mondo è cambiato in modo significativo dal 2018” – ha detto Tore Kamfjord, della Protezione Civile norvegese.
Anche secondo quanto riferito da fonti autorevoli del Ministero dell’Interno svedese, non si tratta solo di doversi difendere e proteggere dagli eventuali danni collaterali dovuti alla guerra, ma anche da possibili attacchi alla rete informatica nazionale o come già accaduto in passato, dai sabotaggi ai cavi sottomarini per le telecomunicazioni che, ad esempio, attraversano il mar Baltico, o sia nel caso del conflitto in Ucraina che in quello in Medio Oriente, del recente accordo di collaborazione militare della Russia con la Corea del Nord.