Dopo lo scontro tra Zelenski e Trump di venerdì scorso, negli USA tornano a chiedere le dimissioni di Volodimyr Zelensky da Presidente dell’Ucraina. Ma da Londra, dove il leader ucraino è stato accolto con calore dai colleghi europei e da Re Carlo, giunge immediata la risposta: “Non sarà così facile sostituirmi alla guida di un Paese in guerra da oltre tre anni contro la Russia”
Nelle dichiarazioni rilasciate prima della partenza dal Regno Unito, Zelensky si è detto pronto a dimettersi in cambio dell’ingresso dell’Ucraina nella NATO. Se ci sarà la NATO – ha sottolineato – e la fine della guerra, allora avrò completato la mia missione” – ha ribadito Zelensky. Ma, ha aggiunto che – per sbarazzarsi di me, come vuole il Cremlino, non sarà solo sufficiente organizzare elezioni. Bisognerà anche impedirmi di partecipare. Cosa un poco più complicata“.
Zelensky ha detto ancora che “la strada da percorrere” per giungere alla fine della guerra con la Russia “è ancora lunga” e che un accordo per porre fine al conflitto deve essere “onesto”, “equo” e “stabile”. “Devono inoltre esserci garanzie di sicurezza molto specifiche. L’Ucraina – ha sottolineato – non sta parlando di alcuna concessione oggi, perché sarebbe sbagliato e sta ascoltando segnali da vari partner“.
Il Consigliere per la sicurezza nazionale USA, Mike Waltz, ha sottolineato che – “gli Stati Uniti hanno bisogno di un leader che possa trattare con noi, trattare con i russi quando sarà il momento e porre fine a questa guerra. Se diventa evidente che il Presidente Zelensky, per motivazioni personali e politiche, diverge dalla volontà di porre fine ai combattimenti nel suo Paese, avremo un problema vero” – ha aggiunto in una intervista a CNN in cui ha detto di essere rimasto – “stupefatto dal comportamento del leader ucraino e parlato di una enorme occasione mancata venerdì”.
“Al momento Zelensky non ha altra scelta che fare marcia indietro e accettare i termini posti da Trump” – ha scritto il Presidente USA su Truth. Lo ‘speaker’ della Camera, Mike Johnson, ha rincarato la dose ieri, chiedendo che “qualcosa cambi”. “O Zelensky torna alla ragione e al tavolo dei negoziati con gratitudine, o qualcun altro deve guidare il Paese per farlo” – ha dichiarato a Nbc, concludendo- “Sarebbe una sconfitta per tutto il mondo se l’Ucraina fosse costretta a una tregua senza garanzie di sicurezza serie“.