La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, interviene con un videomessaggio al Border Security Summit in cui si affrontano le questioni relative all’immigrazione, centri in Albania, lotta ai trafficanti, sicurezza dei confini. La Premier dice: “Ringrazio il Primo Ministro Starmer, l’amico Keir, per l’invito a questo importante Summit dedicato alla sicurezza dei confini. È una priorità che l’Italia e il Regno Unito condividono e che rappresenta un punto fondamentale della cooperazione bilaterale tra le nostre Nazioni, perché siamo entrambi convinti che dalla sicurezza dipenda la nostra libertà, la prosperità e il benessere dei nostri popoli”.
La Meloni aggiunge: “Abbiamo insieme ancora tanto lavoro da fare, e io sono molto contenta di poter contare sul sostegno e sulla collaborazione del Regno Unito in questa sfida. Sono convinta che il Summit di oggi ci permetterà di rafforzare ancor di più la nostra sinergia, e di spingere l’acceleratore verso nuovi progetti e iniziative concrete.Combattere l’immigrazione illegale significa, anche, favorire quella legale, e riaffermare il principio che spetta ad ogni Nazione, e non ai trafficanti, decidere chi deve entrare e chi no sul proprio territorio”.
La Premier sottolinea: “Con Keir siamo inoltre d’accordo che non bisogna aver paura di immaginare e costruire soluzioni innovative, come quella avviata dall’Italia con l’Albania. Modello criticato all’inizio ma che ha poi raccolto sempre più consenso, tanto che oggi l’Unione Europea propone di creare centri per i rimpatri nei Paesi terzi. Ciò vuol dire che avevamo ragione, e che il coraggio di fare da apripista è stato premiato”
Con Starmer, evidenzia Meloni: “siamo d’accordo che la sicurezza dei confini passa anche e soprattutto dal governo dei flussi migratori e dal contrasto all’immigrazione illegale di massa. Fenomeno globale, che interessa particolarmente l’Europa, dentro e fuori i confini Ue. È il motivo per il quale i nostri governi stanno lavorando insieme da tempo per sconfiggere le organizzazioni criminali che lucrano sulla disperazione e sul legittimo desiderio delle persone di avere condizioni di vita migliori”. Poi Meloni sottolinea: “Stiamo unendo gli sforzi, facendo parlare di più le Forze di Polizia, i servizi di intelligence e le autorità giudiziarie perché l’obiettivo comune è puntare al cuore del problema, che sono i profitti di scafisti e trafficanti. E lo stiamo facendo seguendo quella straordinaria intuizione di due grandi giudici italiani, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, che è riassunta nelle parole ‘follow the money’ e che è diventata un modello internazionale”. “Altrettanto cruciale, in questo senso, è il rafforzamento della cooperazione di Europol e Eurojust con i Paesi terzi”.
La Presidente del Consiglio conclude: “Inoltre, stiamo lavorando con il Regno Unito anche per affrontare le cause profonde della migrazione e garantire così il diritto a non dover migrare. Ciò vuol dire costruire un modello di cooperazione con le Nazioni di origine e transito dei flussi migratori, affinché possano prosperare con le risorse che possiedono. E sono molto felice, da questo punto di vista, dell’ottima collaborazione avviata con il Regno Unito nell’ambito del Processo di Roma, soprattutto sul fronte dei rimpatri volontari assistiti”.