Dazi Usa, le Borse crollano. Barclays: “Rischio recessione, peggio del previsto”

Strasburgo, sede Unione Europea

Le Borse europee aprono in rosso con l’entrata in vigore dei nuovi dazi americani. Il segnale lanciato da Washington ha colpito i mercati in pieno, alimentando un’ondata di vendite e un clima di forte preoccupazione per una possibile recessione globale.

Francoforte perde il 2,4%, Parigi il 2,15% e Londra l’1,43%. Il timore di un’escalation commerciale tra Stati Uniti, Europa e Cina pesa su tutti i listini. Gli investitori temono che le tariffe introdotte dall’amministrazione Trump segnino l’inizio di una lunga fase di tensioni economiche, in grado di rallentare la crescita globale.

A confermare l’allarme sono le valutazioni di Barclays, che definisce la mossa di Trump “più falco del previsto” e i dazi “peggio di quanto temuto”. Secondo la banca d’investimento, l’Europa e la Cina sono i principali bersagli delle misure americane, con effetti immediati e prospettive fosche per i prossimi mesi.

“La tariffa sull’acciaio, sull’alluminio e sulle importazioni di auto negli Stati Uniti resta al 25%, il che potrebbe rappresentare un parziale sollievo per i titoli automobilistici europei, mentre alcune categorie di prodotti risultano esenti”, osservano gli analisti. Tuttavia, la tariffa media imposta ai beni europei risulta doppia rispetto al 10% ipotizzato nelle precedenti previsioni, mentre per il Regno Unito è in linea con le stime. Per la Cina, le tariffe cumulative salgono fino al 54%.

Barclays ritiene che “i nuovi dazi e l’incertezza persistente sulle politiche commerciali stiano frenando le prospettive economiche globali, sia a livello mondiale che europeo”. Secondo la banca, esistono ancora margini per una trattativa, ma le ritorsioni dei partner commerciali degli Stati Uniti rischiano di aggravare il quadro.

“Le dichiarazioni delle autorità e il modo in cui si è arrivati alle tariffe finali suggeriscono che ci potrebbe essere spazio per i negoziati. I dazi attuali potrebbero essere un tetto massimo, da cui si potrà scendere”, spiegano gli esperti. Ma aggiungono: “Nel complesso, i rischi per le previsioni di crescita restano orientati al ribasso”.

In questo scenario, Barclays prevede anche un ruolo più attivo delle banche centrali e dei governi, pronti a introdurre misure di sostegno per attutire gli effetti della guerra commerciale. Intanto, i mercati reagiscono con forza. E la giornata è solo all’inizio.

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