Corea Nord-Russia,scambio armi con petrolio

Inconro bilaterale Russia e Corea del Nord

La Russia potrebbe pagare fino a 572 milioni di dollari all’anno per le truppe messe a disposizione da Kim. Si tratta di una cifra più che doppia rispetto al picco di scambi tra Russia e Corea del Nord, che avevano toccato i 233 milioni di dollari nel 2005.

Secondo Kiev, da quando i soldati nordcoreani sono stati schierati in combattimento, la Russia sta cercando in tutti i modi di nascondere il loro coinvolgimento negli scontri, portando via morti e feriti dal campo di battaglia, mentre i corpi dei caduti russi vengono spesso abbandonati. I feriti nordcoreani, sostengono gli ucraini, vengono trasportati in treno in ospedali russi lontani dal fronte, separati dai militari russi. Ai soldati nordcoreani, come riporta anche la Cnn, vengono consegnati documenti militari falsi con nomi russi e luoghi di nascita in Russia

I soldati nord coreani di Kim Jong-un muoiono a centinaia per la Russia nella guerra contro l’Ucraina. La Corea del Nord, però, non ha nessuna intenzione di far venire meno il proprio sostegno all”operazione militare speciale’ di Vlaidmir Putin. Infatti, sia per mare che in treno, il Governo di  Pyongyang spinge sulle forniture di armamenti a Mosca.

Arrivano armi ormai più ‘recenti’ rispetto a proiettili di artiglieria vecchi di decenni inizialmente spediti nella Russia.  In cambio Kim riceve denaro e petrolio dal Cremlino – più di un milione di barili da marzo, stando all’Open Source Centre, a dispetto delle sanzioni ONU.

Secondo fonti sudcoreane, vengono inviati sistemi di difesa aerea e tecnici per sostenere il ‘lavoro’ di Pyongyang nel campo dei satelliti spia.

Immagini satellitari recenti mostrano che la Corea del Nord sta spingendo sulla fabbricazione di armamenti, evidenzia il Wall Street Journal sottolineando come gli ‘aiuti’ dalla Corea del Nord consentano alla Russia di esercitare il suo vantaggio contro le truppe ucraine esauste. Un contributo che potrebbe sostenere Mosca nel resistere alle pressioni dell’Amministrazione Trump che si insedierà il 20 gennaio.

Ufficiali di Washington e Seul ritengono la Corea del Nord abbia spedito circa 20.000 container di munizioni alla Russia, passando da proiettili di artiglieria da 122 millimetri per arrivare a missili Hwasong-11. Per i funzionari ucraini, le forniture ammontano a più di cinque milioni di proiettili di artiglieria e decine di razzi, compresi più di cento missili Hwasong-11.

E, se i missili nordcoreani “possono essere imprecisi, il raggio d’azione è impressionante”, come ha sintetizzato un ufficiale dell’intelligence di Kiev. Più di recente Pyongyang ha inviato obici semoventi da 170 millimetri e lanciarazzi multipli a lungo raggio da 240 millimetri, dotati – sottolinea il Wsj – di nuovi sistemi di guida e controllo. 

Secondo i funzionari sudcoreani, sono circa 200 le fabbriche di munizioni che in Corea del Nord operano a pieno regime per la produzione di armi e la Russia trasferisce carburante e attrezzature per sostenere la produzione di armi da parte di Pyongyang. Stando alle immagini satellitari, prosegue il giornale, è anche in fase di ampliamento un complesso che produce missili balistici a corto raggio. I missili nordcoreani Hwasong-11 vengono fabbricati in un sito lungo la costa orientale della Corea del Nord.

In Occidente, rimarca il giornale, il timore è che, oltre a petrolio e denaro, la Corea del Nord possa chiedere in cambio tecnologia nucleare sensibile e supporto materiale in caso di conflitto nella penisola coreana. Secondo Olena Guseinova, ricercatrice della Hankuk University of Foreign Studies di Seul che ha analizzato rapporti di intelligence, documenti trapelati e prezzi delle munizioni in precedenti accordi, le intese sulle armi potrebbero arrivare a fruttare fino a 5,5 miliardi di dollari dall’inizio del conflitto in Ucraina.

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