La Cina alza i toni contro gli Stati Uniti e Trump. Mentre Pechino valuta dazi fino al 104% su alcune esportazioni verso gli USA, il sentimento anti-Trump si infiamma sui social media cinesi.
Secondo quanto riportato da BBC News, stamattina oltre la metà dei primi 10 trending topic di Weibo — il principale social cinese — era dedicata agli Stati Uniti o alla guerra commerciale in corso. Sebbene la piattaforma sia strettamente monitorata dal governo, ciò che emerge racconta un chiaro messaggio: la Cina è pronta a rispondere, anche sul piano mediatico.
L’hashtag più popolare è stato lanciato dalla CCTV, emittente statale, con un titolo provocatorio: “Gli Stati Uniti stanno combattendo una guerra commerciale mentre chiedono più uova”, in riferimento alla crisi di approvvigionamento americana.
Uno dei commenti più virali su Weibo, carico di sarcasmo, recita: “Trump non vuole fare tutto da solo? Allora che si metta ad allevare polli!”
I toni ironici si mescolano però a un nazionalismo acceso, con numerosi utenti che rilanciano la retorica ufficiale di Pechino: “Questa è una guerra finanziaria senza fumo. Non dobbiamo cedere. Dobbiamo combattere fino alla fine e mostrare a Trump la forza del popolo cinese”, si legge in un post con migliaia di condivisioni.
Questa ondata di commenti riflette la strategia comunicativa del governo cinese, che sta trasformando lo scontro commerciale in una questione identitaria e patriottica. La tensione tra le due superpotenze è destinata a salire nei prossimi mesi, soprattutto con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali statunitensi e la retorica protezionista rilanciata da Donald Trump.
Intanto, sui social, la guerra commerciale tra Cina e USA è già diventata virale. E per molti utenti cinesi, Trump è il nemico pubblico numero uno.