Il durissimo attacco sferrato dal presidente americano a Zelensky nello Studio Ovale ha sconvolto le cancellerie di mezza Europa. Francia, Spagna, Germania e Polonia sono tra i Paesi che hanno scelto di prendere una posizione netta a sostegno del leader di Kiev.
La Premier italiana, Giorgia Meloni, ha puntato su un approccio prudente, proponendo una mediazione tra USA e UE. Una divisione del blocco occidentale, secondo Meloni, “non converrebbe a nessunoanzi, favorirebbe chi desidera il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà“.
La Presidente ha ribadito che sulla difesa, sui migranti e sull’energia si può fare molto meglio in Europa.
Meloni ha sottolineato a Starmer nell’incontro bilaterale tra i due leader, che “non si deve correre il rischio che l’Occidente si divida”.
A proposito del conflitto tra Russia e Ucraina ha ribadito la posizione dell’Italia auspicando che diventi quella dell’Europa asserendo che – “serve una pace giusta e duratura”.
“E’ molto importante parlarci e coordinarsi” – ha detto Meloni – in questo momento” – che ha definito “prezioso”.
“Subito un vertice tra Stati Uniti e Ue – ha sollecitato la Premier – per affrontare i dossier più urgenti, a partire dal conflitto tra Russia e Ucraina, perché ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli“.
‘La Gran Bretagna e la Francia stanno collaborando per mettere a punto un piano per la fine dei combattimenti in Ucraina” – ha dichiarato alla Bbc Starmer, in vista del summit di oggi pomeriggio e ha detto – “Il Regno Unito, insieme alla Francia e forse a un altro o due Paesi, lavorerà con l’Ucraina per elaborare un piano per porre fine ai combattimenti, e poi ne discuteremo con gli Stati Uniti“.
Intanto, in attesa del Summit di oggi pomeriggio, cartelli anti-Brexit e contro Vladimir Putin, sono apparsi fuori dal viale che conduce al numero 10 di Downing Street.