Attacco record di droni russi all’Ucraina 

La Russia ha lanciato 267 droni contro l’Ucraina nella notte tra sabato e domenica, “un record” dall’invasione russa del 24 febbraio 2022. Lo ha dichiarato l’Aeronautica ucraina, alla vigilia del terzo anniversario dell’attacco russo su larga scala. “Sono stati avvistati nel cielo ucraino 267 droni nemici, il record per un singolo attacco dall’inizio dell’invasione” – ha scritto su Facebook il Portavoce dell’Aeronautica ucraina Yuri Ignat, secondo il quale 138 sono stati intercettati dalla difesa aerea e altri 119 sono stati persi senza causare danni.

In un comunicato separato pubblicato su Telegram, l’Esercito ha riferito che diverse regioni, tra cui Kiev, sono state colpite, ma senza fornire ulteriori dettagli. Un attacco missilistico russo ha ucciso un uomo e ne ha feriti cinque a Kryvyi Rig, città natale del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nell’Ucraina centrale, hanno annunciato le Autorità regionali.

Per il Vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev la decisione della leadership russa di avviare l’operazione militare speciale in Ucraina è stata del tutto corretta, “il tempo ha dimostrato che questa difficile decisione era l’unica giusta e possibile“.

Medvedev lo ha affermato in un post su Telegram in occasione del Giorno dei difensori della patria. La Russia – ha aggiunto – ha dovuto fare questo passo quando il punto di non ritorno è stato irreversibilmente superato nel confronto con il cosiddetto Occidente collettivo e l’unica via disponibile era quella di difendere la nostra madrepatria e respingere il nemico dai suoi confini. Il popolo russo si è unito e ha resistito nella lotta contro il nemico cinico e crudele che è stato rinforzato con armi e denaro da tutte le parti del mondo. La guerra contro il neonazismo e i suoi complici non è ancora finita, ma il suo esito è molto vicino. Il nemico sarà distrutto. La verità trionferà” – ha sottolineato Medvedev.