di Luca Varani
Una reunion di talent show, con qualche outsider per non farci sentire in colpa. Come diceva quel verso di Ti amo di Umberto Tozzi, scritto per lui da Giancarlo Bigazzi? “Primo Maggio, su coraggio…”. Assolutamente opportuno per prepararsi all’orgia di pop italico che ci aspetta, perchè il cast del cosiddetto Concertone sembra più che altro l’afterparty di un Sanremo qualunque. Anzi, meglio: un talent show nazionale che ha riunito ex concorrenti e vincitori di Amici, X Factor e Sanremo Giovani. Tra i 50 artisti in scaletta, solo Le Bambole di Pezza, Brunori Sas e pochi altri nomi sparsi si salvano dall’omologazione musicale. Il resto? Muzak come se piovesse, confezionata con cura e venduta come “musica per giovani”. Ma quella alternativa, una volta portabandiera dell’avvenimento, dov’è finita? Boh, sarà in smart working. L’Italia ha chiaramente deciso: o canti d’amore in autotune o non esisti.
I nomi in scaletta: disimpegno ed eyeliner
Tra gli artisti che si alterneranno sul palco prepariamoci ad ascoltare:
Achille Lauro, in versione glam-rock-mistica-celestiale;
Giorgia, voce divina ma sempre più hashtag emozionale che artista;
Elodie, nel suo eterno divenire tra pop nostrano e divismo internazionale;
Lucio Corsi, artista di talento ma apparentemente già inglobato e digerito dal “sistema” dell’industria musicale di casa nostra;
Gabry Ponte, con il suo conclamato tormentone che, più che inno militante, suona come una marcetta da regime.
E poi ancora: Carl Brave, Leo Gassmann, Fulminacci, Franco126… insomma, un raduno di volti noti con la stessa capacità di sorpresa di una tombolata in famiglia.
Presentatori: tre cantanti e un prof di fisica (sì, davvero)
A guidare questa lunga parata musicale Noemi, Ermal Meta e BigMama. Tre presentatori-cantanti per presentare… altri cantanti. Originale, vero? Ad attribuire uno strategico allure intellettuale ci sarà poi Vincenzo Schettini, il professore-influencer che su Instagram spiega la fisica for dummies. Perché sì, ormai tutto fa brodo quando si tratta di engagement, anche una punta di divulgazione.
Dove vederlo: tra Rai e RaiPlay, preparatevi a 10 ore di musica senza escape room
Il Concertone sarà trasmesso su:
Rai 3
Rai Radio2
RaiPlay
Rai Italia (per gli expat nostalgici)
L’evento partirà alle 13.30 e si chiuderà attorno a mezzanotte, con anteprima dalle 15.15. E noi che per anni ci siamo lamentati delle lungaggini di una serata sanremese tipo… In mezzo, tra un’esibizione e l’altra, spunteranno gli emergenti Cordio, Diniche e Fellow, nella speranza di farsi notare tra un cambio d’abito di Elodie e una resurrezione artistica di Lauro.
Festa dei lavoratori? Più che altro, gita dei festivalieri fuori sede
Una volta il Primo Maggio rappresentava la festa della musica seria ed impegnata. A tempi delle esibizioni di Lou Reed, Francesco Guccini, Patti Smith, Gang, Miriam Makeba, Robbie Robertson, Fabrizio De Andrè, Elvis Costello, Bob Geldof, Robert Plant e tanti altri. Oggi è ridotto ad una maxi-storia su Instagram da commentare sul divano con una birretta in mano e lo smartphone nell’altra. Look assurdi, frasi fatte (“pace nel mondo”, “libertà per tutti”) e tanta voglia di apparire. Ma va bene così: se questa è la musica che l’Italia vuole ascoltare, facciamocene una ragione. Voi continuate a far vibrare gli autotune. Noi, nel dubbio, teniamo accesi i pianoforti e a portata di mano le magliette del Che. Per resistere, ironici, forse nostalgici… ma ancora vivi.